La manifestazione si è concentrata nella centrale piazza Stesicoro, vicino al primo punto vendita della multinazionale americana. «Ci chiediamo quale possa essere la valenza educativa», scrive il Coordinamento studentesco. «Offriamo la possibilità di fare esperienza», replica il ministro Poletti
Studenti contro alternanza scuola-lavoro da McDonald’s «Per il governo dovremmo lavorare gratis nelle cucine»
«No al progetto di alternanza scuola-lavoro a braccetto con la multinazionale McDonald’s». Non hanno dubbi gli studenti etnei che oggi si sono dati appuntamento davanti un punto vendita del marchio americano dei fast-food per protestare contro la nuova modalità di collegamento, prospettata dal governo di Matteo Renzi, tra il mondo della scuola e quello del lavoro. «Circa 10mila studenti dovranno andare a lavorare gratis nei banconi e nelle cucine – spiega il Coordinamento studentesco etneo in un comunicato inviato alla stampa, e si chiedono – Con quale la valenza educativa? La multinazionale ha persino aperto una campagna ad hoc che si chiama Benvenuti studenti».
Tra le aziende inserite nel progetto anche Fiat, Eni, marchi di abbigliamento come Zara e banche come Intesa San Paolo. «Il piano della ministra Giannini – continuano i ragazzi – sembra un bel regalo a queste aziende, che potranno sfruttare liberamente un po’ di manodopera sottopagata e procedere, magari, a ristrutturazioni della propria forza-lavoro a partire dal ricatto della possibile sostituzione con eventuali studenti meritevoli». Ad aspettare oggi gli studenti in piazza Stesicoro c’erano anche diversi agenti in assetto antisommossa con delle camionette blindate al seguito.
Sulla protesta ha detto la sua anche il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, oggi in tour in Sicilia. «Bisogna fare in modo che si producano più opportunità per questi giovani. Credo che sia assolutamente sbagliata questa protesta, l’alternanza scuola-lavoro rappresenta la possibilità di costruire delle conoscenze e di fare esperienze».