Bastano novemila euro per realizzare il progetto IntrArt, promosso dall'associazione Cultura Aetnae. Un'idea di valorizzazione che passa dall'uso di tecnologie innovative e dal restauro del patrimonio artistico raccolto negli anni grazie alla generosità di numerosi pittori. Guarda le foto
Linguaglossa, realtà aumentata in centro Per «mettere in rete» i murales dei vicoli
Il centro storico di Linguaglossa come un vero e proprio «museo a cielo aperto». È l’obiettivo del progetto IntrArt, promosso dall’associazione Cultura Aetnae, adesso entrato nella fase operativa. In realtà gli affascinanti vicoli potrebbero già oggi definirsi «museo» non solo grazie alle ricchezze architettoniche espressione della lunga storia della cittadina sul versante nord dell’Etna, ma anche per la presenza di una quarantina di murales che spuntano da dietro agli angoli, intorno a porte e finestre, su muri impreziositi dal «soffio rigeneratore» dell’arte.
Numerosi furono infatti i pittori che, nel corso degli anni Novanta, lasciarono traccia di sé a Linguaglossa, contribuendo alla «galleria sotto le stelle» immaginata dall’ex sindaco Turi Lo Giudice, un insieme di opere che avrebbe dovuto raccontare tradizioni, identità, storia del paese, dell’Etna, della Sicilia.
Oggi, però, c’è la necessità di ammodernare la fruizione di tale patrimonio artistico «sparso» per Linguaglossa, nonché in alcuni di casi di un vero e proprio restauro dei diversi dipinti che rischiano addirittura di sparire.
Nasce da qui IntrArt, iniziativa che potrà concretizzarsi attraverso poco meno di novemila euro, ovvero l’equivalente del due per cento dei trasferimenti regionali di cui ha beneficiato il Comune di Linguaglossa nell’ultimo bilancio, fondi che dal 2014 è possibile destinare ad interventi da individuare attraverso procedure di democrazia partecipata. Nel luglio dell’anno scorso si era tenuta la consultazione aperta agli elettori del paese che, in maggioranza, avevano appunto votato per la proposta dell’associazione Cultura Aetnae, adesso incaricata della realizzazione.
L’idea è quella di «mettere in rete» i murales cittadini attraverso un qr code leggibile tramite smartphone. In breve il visitatore avrà accesso a tutte le informazioni sull’opera che sta ammirando, ed anche a foto dello stato originale in cui si presentavano quelle oggi deteriorate o andate perdute. Nel piano anche la promozione web del paese e dei murales. «IntrArt sarà una rete che il viaggiatore getterà su Linguaglossa per catturarne la storia, l’arte, l’essenza – spiegano i componenti di Cultura Aetnae – alcune opere inoltre verranno restaurate e nuovi murales saranno realizzati nel tentativo di legare differenti linguaggi artistici, in un intreccio unico nel panorama etneo. Creando un percorso dalla forte identità visiva puntiamo a valorizzare il nostro centro storico».