Tangenti Aci Catena, il «sistema» spiegato dai magistrati «Non un caso isolato, denaro diviso come tra mercanti»

«Minchia Ascenzio, non sono un bambino, sai ca sacciu come vivere, io onestamente 15mila tutti in una volta non li avevo mai visti». È così che si esprime Orazio Barbagallo, consigliere comunale ed ex funzionario negli uffici ragioneria del Comune di Aci Catena, intercettato dagli uomini della Dia mentre parla di una presunta tangente che avrebbe appena diviso con il sindaco Ascenzio Maesano. Un rapporto di fiducia ventennale, quello tra i due uomini, legati da un’amicizia che, per gli investigatori, sarebbe basata anche sulla riscossione di ingenti somme di denaro da parte di imprenditori locali. «Si muovono con gli stessi atteggiamenti che adottano i criminali – spiega ai giornalisti il dirigente della Dia di Catania Renato Panvino – temono di essere intercettati, aumentano il volume della musica per non farsi sentire, spengono i telefoni, usano un linguaggio criptico e stabiliscono di incontrarsi in luoghi isolati e lontani da occhi indiscreti». Per questo motivo e per evitare «l’evidente pericolo di fuga» i due uomini politici sono stati posti in stato di fermo in carcere questa mattina, poco dopo le otto, dagli agenti dell’antimafia.

Si muovono con gli stessi atteggiamenti dei criminali

Orazio Barbagallo – come spiega a MeridioNews Pasquale Pacifico, uno dei magistrati che ha seguito le indagini – è colui che tesse i rapporti tra Maesano e Giovanni Cerami, il direttore generale della Halley consulting spa, la ditta che gestisce il servizio di fornitura hardware e gestione del software del Comune per l’esecuzione del progetto europeo Home care. Un’azienda nazionale che si occupa di molti Comuni e che lavora ad Aci Catena dal 1996. «Barbagallo è l’intermediario, controlla in modo esclusivo questo rapporto, anche se ormai non ha più alcuna funzione all’interno della ragioneria», specifica Pacifico. Sull’eventuale coinvolgimento di attuali lavoratori del Comune, il magistrato puntualizza: «Maesano ha il controllo totale sui dipendenti comunali – prosegue il procuratore – adesso su di loro si stanno valutando eventuali profili di partecipazione». 

L’indagine, che parte da alcuni controlli d’ufficio sul settore degli appalti pubblici, ha al suo centro una mazzetta di 15mila euro che sarebbe arrivata da Cerami, versata a Barbagallo e poi sarebbe stata divisa fifty-fifty con il primo cittadino. La conversazione a questo proposito viene registrata il 4 giugno scorso. «”Ce la dividiamo come al solito”, spiega il primo al secondo – aggiunge Michelangelo Patanè, ex reggente della procura etnea – a riprova che la procedura era stata utilizzata in diverse altre occasioni. Nella perquisizione che abbiamo fatto nell’appartamento di Maesano, abbiamo anche trovato duemila e 300 euro in contanti dentro una scatola di scarpe – conclude il magistrato – Cosa che fa pensare che vi era una movimentazione di denaro. Abbiamo rinvenuto diverse somme sparse per la casa».

Temono le intercettazioni e aumentano il volume della radio

«L’episodio del 4 giugno non è un caso isolato – spiega il procuratore capo di Catania Carmelo Zuccaro – ma rappresenta un passaggio in un meccanismo continuato nel tempo. Un sistema verso il quale questa procura, di concerto con le forze di polizia, ha intenzione di assumere un atteggiamento di tolleranza zero. Vogliamo procedere senza sosta nei confronti dei reati di corruzione – continua il procuratore – perché danneggiano la pubblica amministrazione, le istituzione e l’imprenditoria sana». 

Dopo avere pizzicato i due politici a giugno, i magistrati della procura distrettuale antimafia si muovono. E tra luglio e settembre procedono con l’acquisizione di alcuni documenti al Comune di Aci Catena. Un’operazione che, secondo i magistrati, mette in profonda agitazione sia Maesano che Barbagallo. Quest’ultimo avrebbe deciso di avvertire l’imprenditore, chiedendo di vedersi e raccomandandogli di arrivare all’incontro «vestito leggero». Una formula che sottintenderebbe il consiglio di non portare con sé cellulari. «Il linguaggio scelto non è casuale, parlano anche di portare la moglie – aggiunge la sostituta Antonella Barrera ma lo fanno solo per ammantare la conversazione di un aspetto romantico, per distogliere l’attenzione dagli affari illeciti». «La cosa che addolora, da servitori dello Stato – conclude infine il direttore della Dia –  è la suddivisione del denaro, come due mercanti, che si accertano, con un ragionamento economico, se la divisione effettuata sia stata equa».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]