La rissa alla manifestazione abusiva di domenica continua a fare parlare di sé. Uno degli uomini individuati come partecipanti, chiamato in caserma, ha picchiato il comandante della stazione. E nel frattempo i militari biancavillesi pensano di procedere contro i vigili urbani, che non sarebbero intervenuti durante gli scontri
Biancavilla, i carabinieri accusano la municipale «Omissione d’atti d’ufficio» a fiera del bestiame
Le indagini sulla vicenda della fiera abusiva degli animali a Biancavilla fanno registrare novità. Sono passate poco più di 48 ore da quando un venditore ambulante ha aggredito, ferendolo alla testa, il vicecomandante dei carabinieri della stazione biancavillese. Nella tarda serata di lunedì, i militari del Comune etneo hanno arrestato un uomo di 45 anni, dopo averlo convocato in caserma poiché sospettato di essere uno dei partecipanti alla rissa di domenica mattina, in cui sono rimasti coinvolti – oltre ai militari delle forze dell’ordine – anche gli attivisti della Lav, Lega anti-vivisezione. Ma l’uomo durante l’interrogatorio è andato in escandescenza, cercando il contatto fisico con il comandante della stazione Roberto Rapisarda, che ha riportato una contusione a un arto.
Il 45enne è stato arrestato e condotto ai domiciliari con l’accusa di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Il maresciallo, invece, ha dovuto fare ricorso alla cure dei sanitari dell’ospedale ed è stato giudicato guaribile in cinque giorni. C’è poi l’altro versante: l’85enne di Aci Sant’Antonio che, domenica, ha ferito alla testa il vicecomandante ha affrontato l’udienza di convalida del fermo. Il giudice per le indagini preliminari ha confermato l’arresto, ma ha disposto che l’uomo venisse rimesso in libertà vista la sua età avanzata. La prima udienza del procedimento giudiziario a suo carico è fissata per marzo 2017.
Tramite foto e video, i militari di Biancavilla hanno individuato altre sei, sette persone che avrebbero partecipato all’aggressione delle due attiviste della sezione locale della Lav, la presidente Angelica Petrina e la legale dell’associazione, l’avvocata Pilar Castiglia. La prima ha riportato la frattura di una costola mentre la seconda ha avuto una prognosi di sette giorni per contusioni varie. Gli uomini dell’Arma stanno verificando anche la posizione dei vigili urbani di Biancavilla, nei confronti dei quali potrebbe profilarsi il reato di omissione di atti d’ufficio. A procedere in questa direzione sono i carabinieri, che stanno acquisendo atti e testimonianze sulla condotta degli agenti della polizia municipale.
La storia di domenica, intanto, è arrivata anche ai vertici nazionali della Lav: «L’associazione, anche in ragione del mancato tempestivo intervento del sindaco, ha formalmente chiesto al prefetto di Catania di convocare il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza», si legge in una nota diffusa ai giornalisti. Nell’eventuale procedimento penale, la Lav annuncia la sua intenzione di costituirsi parte civile. «Bisogna verificare il rispetto di quanto previsto dalla legge in materia di maltrattamento di animali, nonché il loro impiego in manifestazioni non autorizzate».