Prosegue la protesta sui social per chiedere un incontro al viceministro prima del tavolo di monitoraggio convocato il 20 al Mise, per discutere dello spostamento da Palermo a Rende della commessa Enel
Almaviva, nuovo tweet bomb su Bellanova #maiarRENDErsi Sindacati: «La tartasseremo fino a blocco dei trasferimenti»
«@TeresaBellanova il 20 Ottobre saranno già compromesse 154 vite, hai promesso di convocare il tavolo questa settimana, ma ancora nessuna risposta». Sindacati e lavoratori di Almaviva Palermo tornano a chiedere a gran voce di essere incontrati dal viceministro Teresa Bellanova prima del tavolo di monitoraggio convocato il 20 ottobre al Mise, per discutere innanzitutto dei 154 trasferimenti a Rende. Dopo l’appello lanciato nei giorni scorsi sui social dalle segreterie e dalle rsu Almavica Contact Palermo Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl, le parti sociali tornano alla carica con un nuovo tweet bomb scattato in queste ore sull’account Twitter e Fb di Bellanova con questo testo: «@TeresaBellanova il 20 Ottobre saranno già compromesse 154 vite, hai promesso di convocare il tavolo questa settimana, ma ancora nessuna risposta! @TeresaBellanova convoca subito il tavolo per #Almaviva #siamotuttiAlmaviva #154deportazioni #maiarRENDErsi».
A distanza di alcuni giorni dall’annuncio del Governo, infatti, fino a oggi non è giunta voce di una convocazione per discutere dei trasferimenti in provincia di Cosenza dei lavoratori palermitani impiegati nella commessa Enel. «Dopo il tweet di giovedì scorso – afferma Rosalba Vella rsu Slc Cgil – nel quale Bellanova prometteva la convocazione di un incontro prima del 20 ottobre, ad oggi non abbiamo ricevuto alcun invito ufficiale. Nonostante le promesse, alle parole non è seguito alcun fatto concreto. Per questo motivo è già partito un secondo tweet bomb perché ormai non c’è tempo». Nel frattempo, i sindacati stanno pensando anche di ricorrere alle vie legali.
«Abbiamo interpellato i nostri avvocati – spiega – che incontreranno i lavoratori per capire come impugnare i trasferimenti perché si tratta di licenziamenti indotti: non si può vivere con 700 euro a Rende sradicati da propria terra. Stiamo pensando anche a delle iniziative di protesta da fare nei prossimi giorni ma, intanto, stiamo ripartendo con mobilitazioni mediatiche visto che il Governo non dà risposte. Nel frattempo, tartasseremo Teresa Bellanova continuando a spammare il suo account twitter e Fb finché non avremo una risposta efficace. Ci aspettiamo che all’interno di quell’incontro – conclude – ci sia una presa di posizione ferma da parte del Governo per il ritiro dei trasferimenti e che i lavoratori possano essere riallocati mediante la clausola sociale senza perdere, però, nessun diritto acquisito».