Interrogazione parlamentare sulla Scuola superiore di Catania

Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca. – Per sapere –

premesso che:

la Scuola Superiore di Catania è una struttura didattica residenziale universitaria di alta formazione il cui scopo è:
 
valorizzare le capacità di giovani, iscritti ai corsi di laurea dell’Università degli Studi di Catania, mediante la formazione integrativa e l’avvio precoce alla ricerca;
 
offrire percorsi formativi post laurea innovativi e di elevata qualificazione attraverso l’attivazione di Master di II livello, Corsi di Formazione avanzata e dottorati di ricerca;
 
garantire la sintesi tra didattica, ricerca e occupazione;

gli allievi, reclutati attraverso un selettivo esame di ammissione, vivono gratuitamente all’interno di un’unica struttura collegiale e condividono, oltre alle attività didattiche e di studio, anche momenti di vita in comune;
 
all’interno della residenza si svolgono lezioni frontali, seminari, eventi culturali e conferenze;

la didattica, la ricerca e i seminari sono condotti da docenti universitari, da autorevoli studiosi e scienziati di chiara fama;

l’impostazione tipica del campus, fa della Scuola un luogo dove la costante interazione tra studenti, docenti, ricercatori e tutor, alimenta il senso di comunità e d’appartenenza degli allievi e, nel contempo, favorisce il loro sviluppo culturale e umano, incoraggiandone curiosità e libertà intellettuale;

didattica integrativa universitaria, interculturalità, interdisciplinarietà, accostamento precoce alla ricerca, innovazione tecnologica, alleanza sinergica tra Università e mondo dell’impresa sono le peculiarità della Scuola Superiore di Catania;

nel 2004, dopo 5 anni di sperimentazione ed una positiva valutazione da parte del Ministero, la Scuola è stata istituzionalizzata all’interno dell’Università di Catania;

nel panorama universitario del Mezzogiorno d’Italia la Scuola, rappresenta elemento di attrazione per giovani particolarmente dotati che, a conclusione di un rigoroso percorso formativo, avranno acquisito strumenti e metodi che consentiranno loro di operare all’interno del mondo accademico e della ricerca, oltre che nei settori dell’imprenditoria, della dirigenza pubblica, della finanza e della politica;

gli allievi della Scuola denunciano preoccupati, che oggi, alla scadenza decennale del Consorzio «Istituto Superiore di Catania per la Formazione di Eccellenza» (di cui fanno parte vari Enti pubblici e privati), in assenza di nuovi fondi l’istituto rischia la chiusura, soprattutto a seguito della negazione, da parte del Ministero dell’istruzione, dell’università e della Ricerca, del conferimento dell’autonomia, propedeutica all’accesso ai fondi di finanziamento ordinari per le Scuole Superiori a Statuto Speciale;

le necessità finanziarie ammontano a soli due milioni di euro annui per l’espletamento di tutte le attività ordinarie;

la chiusura della Scuola Superiore di Catania sarebbe un duro colpo per l’Alta formazione e quindi per la crescita socio-culturale ed economica della Sicilia e di tutta l’Italia in generale;

attraverso numerosi corsi post lauream, inoltre, la Scuola ha creato strettissimi legami con tutta l’Area del bacino del Mediterraneo, che irrimediabilmente andrebbero perduti -:
se non si ritenga opportuno, visti i giudizi estremamente positivi espressi dagli organi ministeriali competenti in sede di valutazione, provvedere ad uno stanziamento che vada incontro alle esigenze finanziarie della Scuola Superiore di Catania.


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