Rifiuti, il ministro dell’Ambiente striglia la Sicilia «Discariche hanno solo sei mesi di autonomia»

Sei mesi di vita, non di più. Tanto resta alle discariche siciliane prima della saturazione e dell’esplosione dell’ennesima emergenza rifiuti. Se mai ce ne fosse bisogno, a ribadire la gravità della situazione ci ha pensato oggi il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti in audizione presso la commissione Ambiente del Senato. «La capacità residua di trattamento in discarica, agli attuali livelli di smaltimento, garantisce l’autonomia regionale solo per sei mesi – scandisce il ministro – e l’assenza di impianti di termovalorizzazione rende ancora più critica la situazione».

D’altra parte mancano poco meno di tre mesi alla proroga concessa dal governo Renzi, messa nero su bianco dall’ordinanza presidenziale del 7 giugno 2016. Il governatore Rosario Crocetta, commissario straordinario per l’emergenza, ha già ribadito più volte che l’unica via è la differenziata. Se, ad esempio, aumentasse il flusso di frazione organica conferito negli impianti di compostaggio, «non ci sarebbe bisogno di costruire altri impianti di Tmb, dato che i 15 impianti di compostaggio presenti nell’isola sono sottoutilizzati, anzi, molti risultano inoperosi – sottolinea Galletti -. Per fare un esempio, nel 2014, pur avendo una potenzialità complessiva di 416mila tonnellate l’anno, sono state trattate appena 160mila tonnellate di organico». Gli impianti di compostaggio potrebbero far fronte tranquillamente ad un aumento della differenziata fino all’ottimistica quota del 30 per cento senza dover ricorrere ai Tmb mobili, che peraltro «sono una soluzione tampone e provvisoria». Lo Sblocca Italia ha individuato per la Sicilia «fabbisogni residui di incenerimento molto rilevanti, circa 700mila tonnellate».

Non è tutto da buttare. Gli ultimi provvedimenti del governo Crocetta sono stati positivi, come «il pretrattamento del rifiuto prima dello smaltimento in discarica grazie all’installazione degli impianti mobili» o «l’attivazione di un ufficio speciale per la differenziata», o ancora «la proposta di un nuovo piano che contempli anche il decreto Sblocca Italia». Ma non basta. È dal 2009 che si va avanti per deroghe ed emergenze, la proroga di giugno, lascia intendere Galletti tra le righe, deve essere l’ultima. La Regione deve ancora «riorganizzare la governance e il sistema regionale di gestione dei rifiuti, presentare un piano per l’impiantistica, attivare la raccolta differenziata in tutti i comuni della Regione con l’obiettivo di aumentarla di un punto percentuale al mese, trattare gli indifferenziati secondo le norme europee».

In parole povere, sono stati fatti passi avanti ma il giudizio rimane negativo: «Complessivamente le attività poste in essere dalla Regione non hanno ottemperato del tutto agli impegni assunti – sottolinea -. In particolare sulla raccolta differenziata non sono stati raggiunti gli obiettivi previsti. Inoltre, pur avendo richiesto la disponibilità alle altre Regioni, la Sicilia non ha ancora stipulato accordi per l’invio fuori regione dei rifiuti né tantomeno ha avviato procedure per lo smaltimento in altri impianti nazionali o esteri dei rifiuti prodotti in Regione. In considerazione di ciò, la situazione esistente nella Regione continua a necessitare di misure straordinarie, nonostante l’attività posta in essere dall’amministrazione regionale abbia consentito di tamponare gli aspetti più gravi della situazione emergenziale». Galletti riconosce comunque all’esecutivo Crocetta di aver portato all’Ars un disegno di legge che rivede (ancora una volta) la governance in materia.

Stamattina sul tema è intervenuto anche il presidente dell’Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone che ha ricordato le prescrizioni sollevate dall’authority: «Sui rifiuti abbiamo chiuso, in parte, la nostra indagine e abbiamo mandato le nostre contestazioni alla Regione, alla quale abbiamo chiesto di rispondere. La Regione ci ha chiesto un tempo maggiore per modificare l’impianto legislativo. Abbiamo aspettato perché vogliamo capire se questo impianto legislativo davvero può dare una risposta. Il sistema che era stato messo in campo, particolarmente complicato, con la presenza di discariche gestite da privati, aveva oggettivamente creato una serie di problemi».

Pronta la replica dell’assessora all’energia, Vania Contrafatto. «Il governo regionale – afferma in una nota – ha da tempo presentato un disegno di legge di riordino del sistema dei rifiuti, che è all’esame delle commissioni dell’Assemblea regionale siciliana e su cui si sta effettuando un confronto serrato e costruttivo con le forze politiche. Speriamo che il ddl possa vedere presto la luce, avviando il settore alla normalizzazione e consentendoci di superare le criticità rilevate dall’Anac e a cui intendiamo porre rimedio».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]