Grazie ad un gol nel finale dell'attaccante macedone, alla sua seconda rete consecutiva dopo quella realizzata con il Crotone, il Palermo ottiene in casa dell'Atalanta un successo molto importante. La squadra deve migliorare in termini di continuità ma ha mostrato una buona tenuta difensiva
De Zerbi, la squadra risponde ai comandi Nestorovski regala ai rosa tre punti d’oro
Tre punti d’oro, tre punti di platino. In senso metaforico, vanno bene entrambi i metalli per sottolineare il peso specifico e l’importanza del successo che il Palermo ha ottenuto in extremis a Bergamo contro l’Atalanta. Una vittoria che in prospettiva futura potrebbe avere effetti molto positivi nell’economia della stagione e che, restando ancorati al presente, rappresenta certamente un toccasana dal punto di vista del morale e della fiducia. La prima affermazione dei rosanero in questo campionato è frutto del lavoro e del sacrificio e premia l’abnegazione del gruppo. La squadra cercava delle conferme dopo il pareggio conquistato domenica a Pescara contro il Crotone, diretta concorrente nella lotta per la salvezza, e le risposte nell’arco dei 90 minuti sono state soddisfacenti.
De Zerbi, che ieri ha confermato di non essere un integralista rinunciando alla difesa a quattro e optando dal primo minuto per il modulo 3-4-2-1 trasformato successivamente in un 3-5-1-1 nel momento in cui Gazzi è subentrato a Hiljemark, ha più di un motivo per cui sorridere. Il suo inserimento nell’ambiente rosanero procede a ritmo sostenuto e i giocatori (anche coloro che sembravano inizialmente più indietro nelle gerarchie) stanno facendo in campo notevoli passi avanti diventando con gradualità un gruppo plasmato a immagine e somiglianza del trentasettenne tecnico lombardo. Anche se non può essere considerato un prodotto finito, il Palermo sta diventando una squadra. Un collettivo che, nonostante i limiti, ha idee chiare e dei principi di gioco. E soprattutto un’anima. Senza cuore e senza carattere i rosa non sarebbero riusciti ieri a conquistare all’ultimo respiro l’intera posta in palio su un campo difficile come quello dei bergamaschi. La prestazione è stata incoraggiante: la squadra ha faticato per alcuni tratti del match a tenere alto il baricentro ma ha occupato bene il campo, privilegiando peraltro una manovra con palla a terra, e ha mostrato una buona organizzazione difensiva riuscendo a contenere con lucidità le iniziative dei padroni di casa.
Confortanti, contestualmente, le prove di alcuni singoli: promossi ancora una volta gli esterni Rispoli e Aleesami oltre al centrale Goldaniga e al portiere Posavec, autore nel secondo tempo (in particolare sull’argentino Gomez) di un paio di ottimi interventi. L’uomo-copertina, in ogni caso, è Nestorovski. Dopo l’1-1 realizzato allo stadio «Adriatico» ecco un altro gol pesante, il secondo consecutivo a distanza di tre giorni. Il Palermo non ha sbagliato acquisto: l’attaccante macedone sta dimostrando di avere i requisiti per lasciare il segno ed essere determinante. E soprattutto di avere un grande fiuto del gol perché una punta che ha scarsa confidenza con la porta avversaria non segna all’89’ una rete come quella siglata ieri dal numero 30 rosanero (con un tocco al volo da grande opportunista) sugli sviluppi del corner battuto da Jajalo. Il tempo è dalla sua parte anche perché Nestorovski ha ancora ampi margini di miglioramento. L’ex bomber dell’Inter Zapresic è perfettamente a suo agio in area di rigore ma nel momento in cui riuscirà a dialogare di più con i compagni e a leggere con efficacia determinate situazioni di gioco potrà essere ancora più incisivo.