Il blitz raccontato ieri da MeridioNews ha portato all'arresto di due uomini, uno dei quali è ritenuto membro centrale nel clan egemone sul territorio del comune etneo. Dopo esser scampato a un attentato nel gennaio scorso, Giuseppe Amoroso è ora in carcere perché colpevole di estorsione aggravata dal metodo mafioso
Biancavilla, arrestato in piazza Pippo l’avvocato «Uomo del clan Toscano-Tomasello-Mazzaglia»
Ha avuto seguito il blitz, raccontato in esclusiva da MeridioNews, che ha portato all’arresto di Gregorio Gangi e Giuseppe Amoroso per il reato di estorsione. Quest’ultimo, soprannominato Pippo l’avvocato, è ritenuto esponente di spicco del clan Toscano – Tomasello – Mazzaglia, considerato braccio armato della famiglia catanese Santapaola – Ercolano nel territorio di Biancavilla. In basse ai racconti dei testimoni, i due arrestati sarebbero stati prima bloccati, poi spinti a terra e tenuti a faccia in giù, mentre i militari provvedevano ad ammanettarli. Gli uomini sono stati portati nella caserma di Biancavilla, per essere trasferiti nelle ore immediatamente successive al comando di Paternò. L’arresto è avvenuto di fronte a decine di passanti e la scena non è passata inosservata.
L’operazione è il momento finale di un’attività investigativa in cui i militari, appostati nelle immediate vicinanze del bar Le carillon di Biancavilla hanno potuto osservare gli i due soggetti nel momento dell’incontro con la vittima dell’estorsione, con la quale hanno discusso i termini dell’attività illecita. Gangi e Amoroso, come hanno verificato i carabinieri, chiedevano di ricevere, a titolo di “protezione”, una somma di denaro con frequenza mensile o in alternativa di trasferire gli interessi commerciali in altra sede.
Consegnato il denaro, gli uomini dell’Arma hanno proceduto all’arresto. Simulando un incidente tra l’auto civetta e lo scooter con a bordo i due soggetti, li bloccavano in via Vittorio Emanuele, annullando quindi ogni possibilità di fuga. Dopo qualche minuto sono intervenute anche le pattuglie del radiomobile della compagnia di Paternò, che hanno portato gli arrestati in caserma, dove, gli inquirenti hanno trovato addosso ai due uomini 1100 euro, probabilmente derivanti dall’attività illecita.
Amoroso era già finito al centro delle cronache nel gennaio scorso quando è stato vittima di un tentato omicidio, probabilmente interno alla faida che vive attualmente il gruppo Toscnao-Tomasello-Mazzaglia. Poco prima delle 21 di quella sera, una macchina lo aveva affiancato e speronato, facendolo cadere a terra in una strada di contrada Erbe bianche, nella periferia sud di Biancavilla. Dopo il volo dal suo scooter di piccola cilindrata,Amoroso si è visto puntare un’arma. Uno dei passeggeri gli ha quindi sparato alcuni colpi con un fucile a pallini, che lo hanno raggiunto al braccio e a un fianco.