Il fatto è avvenuto oggi intorno alle 14. La fronda è collassata a ridosso di un'abitazione e ha colpito rovinosamente un mezzo parcheggiato. «Chiedo immediatamente una commissione d’inchiesta che verifichi subito lo stato di salute degli alberi di tutta la città», spiega il consigliere comunale Sebastiano Anastasi
Via S.Catania, cade grosso ramo sopra auto «Poteva essere una strage. Giunta si attivi»
«Poteva essere una strage. Una seconda piazza Cutelli di proporzioni molto più grandi e con molte più vittime». Sono le parole che il consigliere comunale Sebastiano Anastasi usa per commentare quanto avvenuto oggi, intorno alle 14, in via Sebastiano Catania. Lungo l’arteria un enorme ramo si è staccato da un albero, collassando a ridosso di un’abitazione e colpendo una macchina che si trovava parcheggiata in zona. Fortunatamente all’interno del mezzo non c’erano persone. «Le immagini non lasciano spazio a dubbi e le mie paure si sono tramutate in realtà. Adesso chiedo immediatamente una commissione d’inchiesta che verifichi subito lo stato di salute degli alberi di tutta la città». Fatti che riportano al 2014 quando a piazza Cutelli, a causa della caduta di una palma, morì sul colpo Patrizia Scalora. La donna, 49 anni, venne travolta mentre era seduta in una panchina insieme alla figlia.
Quello che è successo in via Sebastiano Catania oggi, secondo Anastasi, potrebbe capitare «tra pochi giorni in piazza Bonadies come ho più volte denunciato insieme agli altri componenti della commissione comunale all’Ambiente». Il componente del senato cittadino spiega che da oltre dieci anni i tecnici comunali hanno sempre rassicurato che, trattandosi sopratutto di ficus, non ci dovevano essere problemi di sorta. Piante robuste ed elastiche che andavano solamente curate attraverso una manutenzione ordinaria».
Ragioni che spiegherebbero la mancanza di interventi radicali in piazza Bonades e in via Sebastiano Catania. «Dal 2013 in queste due zone dei quartieri Cibali e San Nullo non c’è neanche un piccolo lavoro di sfoltimento del fogliame. Mai visti operai al lavoro, mai visti mezzi meccanici attivi: solo promesse e rassicurazioni che non si sono mai tramutati in fatti concreti».