Un viaggio lungo 200 chilometri nel cuore della Sicilia. Uno è un commerciante del paese del Palermitano, l'altro un ferroviere in pensione. In cammino dal 10 settembre, sono da poco giunti a Niscemi. Per appendere ai cancelli della base americana NRTF messaggi di solidarietà raccolti durante il cammino
Da Misilmeri al Muos a piedi per un messaggio di pace «Se lo Stato non tutela la nostra salute tocca a noi farlo»
Da Misilmeri a Niscemi a piedi. Una camminata lunga 200 chilometri che è partita il 10 settembre dalla provincia palermitana e si è appena conclusa davanti alla base militare americana NRTF. Un modo per attirare l’attenzione sul Muos e lanciare un messaggio di pace. Piero Ocello ed Enzo Correnti sono due amici, entrambi originari di Misilmeri – anche se Correnti vive a Prato da 45 anni – che hanno deciso di affrontare questo lungo viaggio partendo da una semplice osservazione. «Visto che non ci pensa lo Stato a tutelare la salute mia e dei miei cari, bisogna pensarci da se’ – dice Piero Ocello -. Questo è il nostro modo per supportare la lotta No Muos. Noi siamo due libertari, non inseriti all’interno dei comitati».
I due uomini, spossati dopo aver macinato in media 35 chilometri al giorno, sono stati accolti all’ingresso di Niscemi dagli attivisti del movimento e condotti davanti ai cancelli della base di contrada Ulmo, a Niscemi. Un’iniziativa preparata con cura ma che allo stesso tempo ha dovuto affrontare qualche imprevisto. «Avremmo voluto percorrere le regie trazzere dell’entroterra» racconta Ocello, che di mestiere fa il commerciante a Misilmeri mentre Correnti è un ferroviere in pensione. «La nostra cartina però non era aggiornata, così abbiamo deviato sulle strade provinciali, che sono in condizioni pietose e senza indicazioni».
Grazie alle indicazioni di alcuni allevatori, i due amici hanno almeno intrapreso qualche scorciatoia. Ma non è stato l’unico gesto di solidarietà che hanno ricevuto. «La prima notte abbiamo dormito in un convento – dice ancora Ocello -. Poi anche i gestori di un b&b ci hanno offerto ospitalità durante un temporale. Perfino una pattuglia di carabinieri ci ha salutato con la V di vittoria nei pressi di Riesi. Certo, la prima parte è stata quasi di relax mentre la stanchezza degli ultimi giorni ha reso il finale della camminata un po’ impegnativo».
Un lungo viaggio che non è ancora terminato. Domani mattina Ocello e Correnti appenderanno ai cancelli della base messaggi di solidarietà raccolti durante quella che definiscono una «passeggiata pacifica e pacifista».