A impressionare è il dato relativo ai colpi messi a segno nei luoghi più frequentati, anche in pieno giorno, anche in mezzo alla gente in un lasso di tempo molto breve tra loro. Ma da villa Whitaker, dove è stato predisposto un piano per fronteggiare i giorni più caldi, emerge un quadro ottimistico
Raffica di furti e rapine in centro, i turisti i più colpiti Ma per la Prefettura «numeri migliori degli altri anni»
Tre rapine in poche ore nella notte tra venerdì e sabato, diversi casi nel fine settimana culminati, domenica, con lo scippo ai danni della vicepresidente del Consiglio comunale, Nadia Spallitta. E ancora, un altro scippo in piena Vucciria, il palcoscenico della movida palermitana dove storicamente le forze dell’ordine fanno fatica a entrare e men che meno a trovare la collaborazione delle persone presenti. Il bollettino della criminalità negli ultimi giorni a Palermo è sempre più preoccupante. Scippi, furti, rapine, anche di giorno, anche in pieno centro. La consigliera Spallitta è stata scippata in corso Vittorio Emanuele, il Cassaro, cuore del percorso Arabo-normanno e centro nevralgico del turismo, giusto per fare un esempio. La microcriminalità, quella che va a caccia di portafogli e borse, orologi e preziosi, pare essersi concentrata nelle zone più frequentate in questo ultimo scampolo di ferie, di Palermo. Prescelti infatti i luoghi a più alta densità di turisti, le vittime preferite, come nel caso dei sette rapinati venerdì notte, tutti colpiti – anche se in diversi episodi – nei pressi della costa tra il Foro Italico e via Messina Marine e per cui non si esclude che le responsabilità possano essere di un’unica banda. Dalla Prefettura, intanto, arriva acqua sul fuoco.
«Non si può parlare di escalation preoccupante – dice a MeridioNews Giuseppa Scaduto, vicaria della prefetta a villa Whitaker – Il tema della sicurezza a 360 gradi è attentamente seguito. Non ci sono state situazioni gravi ad eccezione di questi episodi che magari hanno colpito di più perché ravvicinate nel tempo e tutte nella stessa zona. Ovviamente ci sono delle indagini in corso e speriamo che i responsabili vengano individuati molto presto, ma non è corretto – tutto sommato – parlare di allarme». E a dare una visione più ottimistica del polso della criminalità a Palermo sono i risultati ottenuti dal piano straordinario messo in campo dalla Prefettura, appunto, dal questore e più in generale dalle forze di polizia. «Ci sono delle pianificazioni che vengono varate proprio in vari periodi dell’anno, come appunto quello attorno a Ferragosto – prosegue Scaduto – Gli ultimi fatti colpiscono, senza dubbio, ma tutto sommato la concreta attuazione di questi piani straordinari per i periodi in cui ci si aspetta una maggiore presenza delle persone, è andata molto bene».
Questo non significa comunque che la gente possa stare tranquilla, in senso assoluto. «Lo sforzo di prevenzione non è qualificabile – conclude la vicaria – Racchiude in sé tutti quegli episodi che si sarebbero verificati, ma che non sono accaduti grazie al lavoro, appunto, di prevenzione e all’impegno delle forze di polizia su tutto il territorio della provincia. Abbiamo anche seguito situazioni che nulla hanno a che vedere con i reati, come diversi casi di emergenza idrica e possibili criticità sul fronte dei rifiuti, ma alla fine il periodo più caldo dell’estate per il numero delle presenze in città è stato affrontato con buoni risultati». Buoni risultati come quelli che secondo villa Whitaker sono stati conseguiti dai controlli di sicurezza al porto, frutto di una direttiva nazionale, che ha portato non poche polemiche per i ritardi delle navi e il traffico che si sviluppa sulla via del mare.