L'iniziativa si ispira a Giuseppe Tornatore e al suo capolavoro del 1988 per regalare ai cittadini in carcere una breve ma fondamentale parentesi di spensieratezza. «È l’unico modo per loro di vedere il cielo anche di notte, senza l’impedimento delle sbarre della cella»
Nuovissimo Cinemissimo Paradisissimo all’Ucciardone Artale: «Anche i detenuti meritano una serata di svago»
Oltre Tornatore. Dopo 28 anni, Nuovo Cinema Paradiso si rinnova anche quest’anno, parafrasato ma sempre ispirato a quella bellezza che il film del 1988 emana ancora oggi. «La nostra è un’iniziativa nata già sei anni fa. In pratica andiamo a proiettare nei cortili di passeggio per i detenuti dei film leggeri, sostanzialmente per ridere» dice Maurizio Artale, presidente del Centro di Accoglienza Padre Nostro, della rassegna cinematografica intitolata, appunto, Nuovissimo Cinemissimo Paradisissimo. «Vogliamo fargli trascorrere una serata in allegria, soprattutto perché questa è l’unica volta che il detenuto riesce a vedere il cielo per intero di notte, con le sue stelle e la sua luna. L’unica occasione – continua Artale – in cui si possono mettere col naso all’insù riuscendo a vedere il cielo senza sbarre».
La nuova edizione dell’iniziativa, nata nel 2010, parte oggi. Saranno quattro in tutto le proiezioni serali, che si concluderanno il 30 agosto. «Faremo vedere i film di Ficarra&Picone, di Antonio Albanese e Checco Zalone e all’intervallo ci sarà il gelato per tutti» continua il presidente. Un clima vacanziero, quindi, che ha appena rallegrato le sale della Casa Circondariale Pagliarelli e che adesso si appresta a portare un po’ di relax anche alla Casa di Detenzione Ucciardone. «È un momento ricreativo per tutti. Non solo per i detenuti, ma anche per la polizia penitenziaria e per gli educatori». In questi anni le risposte e le reazioni da parte delle persone coinvolte sono state molto positive. «Siamo riusciti a proiettare film anche per la sezione dei cosiddetti sex offender, che di solito sono ritenuti fra i criminali più pericolosi e i loro sono visti come reati infamanti – spiega Artale – In genere questi detenuti sono tenuti sempre alla larga, sono esclusi da tutto. E invece stavolta quelli della Mof hanno montato schermo e videoproiettore anche per loro», riferendosi ai funzionari di polizia penitenziaria addetti alla manutenzione ordinaria dei fabbricati.
È possibile ridere tutti assieme dentro a una prigione? Sì, secondo Maurizio Artale e secondo quanto seminato dal beato Pino Puglisi, fondatore del Centro. «A essere coinvolti sono proprio tutti i detenuti, non solo un gruppetto selezionato. Perché noi proiettiamo i film per tutte le sezioni in giornate diverse. Abbiamo da poco finito col Pagliarelli e da oggi cominciamo con l’Ucciardone» dice ancora Artale, visibilmente entusiasta del progetto. «Abbiamo voluto parafrasare Tornatore e il suo Nuovo Cinema Paradiso chiamando la rassegna Nuovissimo Cinemissimo Paradisissimo, perché pensiamo sia un titolo abbastanza azzeccato per quello che facciamo» conclude il presidente.