Antonio Landi ed Emanuele Comito sono accusati di aver raggirato un 50enne, proponendogli prima un cambio di gestore di telefonia ed energia elettrica, e poi un servizio utile a conciliare un inesistente debito che la vittima avrebbe contratto con Enel
Gela, truffano facoltoso possidente Polizia arresta due finti intermediari
Si erano proposti come intermediari, ma in realtà erano solo dei truffatori. La polizia ha arrestato Antonio Landi ed Emanuele Comito, di 26 e 27 anni, con l’accusa di aver raggirato un possidente di 50 anni. L’uomo, celibe, si era affidato ai due per cambiare gestore di telefonia ed energia elettrica, oltre che per attenuare un fantomatico debito che la vittima avrebbe contratto con Enel.
Per beneficiare dei servizi dei due, il 50enne ha firmato diversi contratti che hanno avuto l’unico effetto di cedere ai due arrestati una somma di circa 40mila euro, sottratta a rate tramite assegni, bonifici e versamenti su carte prepagate. A segnalare lo strano flusso di denaro in uscita è stato un familiare.
La polizia, raccolta la denuncia, ha iniziato a indagare finendo per fermare Landi e Comito, durante l’ennesimo incontro con la vittima. Fermati dagli agenti, per i due il pubblico ministero ha disposto gli arresti domiciliari.