Ad oggi il sito abbraccia tre Comuni: Palermo, Cefalù e Monreale ed è composto da palazzi e chiese, ed è diventato il cinquantunesimo sito Unesco italiano, confermato il primato dell’Italia come nazione con il maggior numero di luoghi patrimonio mondiale dell’umanità. Guarda il video
Unesco, spot per compleanno percorso Arabo-Normanno «Altri sette monumenti potrebbero entrare nell’itinerario»
A distanza di un anno dalla nomina a sito seriale Unesco: Palermo Arabo-Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale, è stato presentato il nuovo video spot di promozione del Sito Unesco. «L’insieme degli edifici costituenti il sito di Palermo arabo-normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale rappresenta un esempio materiale di convivenza, interazione e interscambio tra diverse componenti culturali di provenienza – Dichiarazione di eccezionale valore universale e giustificazione d’iscrizione storica e geografica eterogenea», si legge tra le motivazioni della commissione valutatrice.
Il sito Unesco abbraccia tre Comuni: Palermo, Cefalù e Monreale ed è composto da nove monumenti: Palazzo dei Normanni e Cappella Palatina; Chiesa di San Giovanni degli Eremiti; Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio (detta Chiesa della Martorana); Chiesa di San Cataldo; Palazzo della Zisa; Ponte dell’Ammiraglio; Cattedrale di Palermo; Cattedrale e Chiostro di Cefalù Cattedrale e Chiostro di Monreale – Il sito Unesco Palermo Arabo-Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale, è diventato il cinquantunesimo sito Unesco italiano e ha confermato il primato dell’Italia come nazione con il maggior numero di siti patrimonio mondiale dell’umanità e, tra le regioni italiane, il primato della Sicilia. Ma oltre ai monumenti che fanno già presenti nel percorso Unesco, ce ne sono degli altri che, pur avendo le caratteristiche storiche per entrare a farne parte, non sono agibili e adeguati.
Il grande patrimonio storico-architettonico e monumentale di Palermo, infatti, si compone di altri monumenti che, pur presentando il carattere di autenticità, al contempo soffrono di problemi in ordine alla loro conservazione e fruizione. Tali monumenti necessitano di interventi di natura gestionale e di azioni di intervento infrastrutturale. Si auspica che in futuro, intervenendo in merito a tali problematicità, l’itinerario Unesco arabo-normanno possa ampliarsi ricomprendendo anche il Castello a Mare, il Castello di Maredolce e il Parco della Favara, la Chiesa di Santa Maria della Maddalena, la Chiesa della Magione e la Cuba.
Infine, a Palermo sono presenti numerosi complessi architettonici – definiti di categoria B – che hanno caratteristiche e tracce arabo normanne ma che, per il complesso degli elementi, non sono ascrivibili alla categoria A1 e che quindi non rientrano formalmente nell’itinerario Unesco. Si tratta di tutti quei monumenti che, pur non essendo ammissibili a causa della perdita di elementi di originalità, sono comunque importanti e storicizzati. Questi siti sono otto: La Cuba Soprana (Villa Napoli) e la piccola Cuba, Cappella di San Maria l’Incoronata, San Giovanni dei Lebbrosi, Chiesa di Santo Spirito (Chiesa dei Vespri), Chiesa di Santa Cristina la Vetere, Uscibene, Qanat di Palermo e Bagni di Cefalà.