S.G. La Punta, M5s denuncia Comune a Corte dei conti «Presunto danno erariale per oltre un milione di euro»

Il Movimento 5 stelle presenta due denunce alla Corte dei conti per un presunto danno erariale di oltre un milione e mezzo di euro dovuto all’«azione scellerata dell’amministrazione di San Giovanni La Punta». A spiegarlo durante una conferenza stampa sono il deputato regionale Giancarlo Cancelleri e la consigliera comunale Giusy Rannone. La vicenda della prima denuncia risale al 2010. In quell’anno l’amministrazione precedente avrebbe deciso all’unanimità la realizzazione di una struttura in via Deodato per attività sportive, ricreative e culturali. Nel 2012, l’ente accende un mutuo di un milione e mezzo di euro presso la Cassa depositi e prestiti. «L’opera, avviato il bando di gara e approvato il progetto, non è stata mai realizzata. Sulla stessa area – dice Rannone – secondo il Piano triennale delle opere 2016-2018, approvato il 13 luglio 2015 dall’attuale consiglio comunale, è in progetto la realizzazione di un Centro comunale di raccolta dei rifiuti che mal si concilia con un’area destinata a verde attrezzato e nel cuore di un centro abitato, e il cui costo è comunque nettamente inferiore all’importo del mutuo». «Oltre al danno la beffa perché, nel novembre del 2015, il Consiglio approva la rinegoziazione con la Cassa depositi e prestiti, prorogando fino al 2040 tutti i mutui dell’ente», continua la consigliera comunale. Che, però, non è mai entrata in possesso di una copia dell’atto di stipula del mutuo tra l’amministrazione puntese e la Cassa.

«Vero è che il sindaco attuale e il dirigente dei lavori pubblici hanno diverse volte affermato che queste somme verranno utilizzate per altri progetti – interviene il deputato all’Ars Cancelleri – ma a tutt’oggi la cifra non è stata impegnata per nessuna opera certa, mentre della maturazione degli interessi e del rimborso del capitale vi è certezza». Il parlamentare cinquestelle entra pure nel merito della lettera inviata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo essere stato multato dalla polizia municipale del Comune etneo, insieme alla consigliera Rannone e ad altri attivisti locali, per aver piantato delle stelle di natale e altre piantine durante il periodo natalizio. Una contravvenzione di poco più di 57 euro per «pulizia, manutenzione e collocazione di piantine (stelle di natale e ciclamini), in violazione alle norme del vigente Regolamento di Polizia Urbana», cita il verbale.

«Questa volta si tratta di cifre irrisorie, ma vi è all’origine una prassi indegna, ormai consolidata da questa amministrazione, che consiste nel trovare pretesti del tutto strumentali pur di mettere a tacere chi non sta dalla stessa parte», afferma la consigliera comunale. Che nel corso dell’anno ha avanzato diverse richieste di chiarimento all’amministrazione. Tra queste, l’assegnazione di un incarico di portavoce avvenuta dopo la revoca di un precedente bando per la stessa figura, la mancanza di partecipazione al Bilancio Partecipato e la gestione di alcuni lavori pubblici. Episodi per cui la giunta ha autorizzato il sindaco a fare causa alla consigliera Rannone per «tutelare l’integrità e l’immagine del Comune e degli organi che agiscono per esso». 

«Il sindaco ha quindi conferito un incarico a un legale esterno per un compenso di mille euro.
Una consulenza del tutto priva di rigore logico all’interno della quale anche questa volta palesiamo un presunto danno erariale. La Corte di Cassazione, infatti, è unanime nel considerare episodi analoghi del tutto ricadenti nel più generale diritto di critica politica – conclude Rannone -. Non mi fermerò, i cittadini devono essere informati e io ho il dovere di fare tutte le indagini ispettive per le quali mi hanno dato mandato».

Da parte sua il sindaco Bellia bolla come «priva di fondamento» e «troppo frettolosa e demagogica» la dichiarazione del presunto danno erariale. «A suo tempo il mutuo era previsto per una opera da realizzare con l’ausilio di un project financing – spiega il primo cittadino in una nota – che poi per varie motivazioni non è stata più realizzata e quindi è stato deciso di devolvere il mutuo per il campo di calcio comunale». «Nulla c’entra invece la realizzazione dell‘isola ecologica – continua Bellia – poiché la stessa sarà realizzata con mutuo a carico dello Stato e quindi senza impegno economico da parte del Comune». Ad aver infastidito la consigliera Rannone, stando alle parole del sindaco, sarebbe un‘azione giudiziaria che l’amministrazione ha promosso nei suoi confronti per quelle che Bellia definisce le «reiterate calunnie e diffamazioni che ha condotto in diversi momenti della propria attività». 


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