Un ‘no’ sonoro al piano Antinoro

Salve, per il momento, le associazioni musicali siciliane. Nelle scorse settimane il mondo della musica regionale era stato agitato dalla dura opposizione al piano dell’assessore ai Beni Culturali della giunta Lombardo, Antonello Antinoro. Il piano prevedeva prima l’azzeramento dei contributi regionali per molte associazioni (“soprattutto quelle della Sicilia orientale”, ha precisato Pompeo Benincasa, direttore artistico di CataniaJazz) da trasformarsi nel tempo in una “ripartizione egalitaria della somma“, senza tenere in conto longevità, cartelloni, programmazioni e – soprattutto – qualità e riscontro di pubblico.

In poco più di due mesi – da ottobre, quando sono stati annunciati i nuovi provvedimenti – si è sviluppato un Coordinamento delle associazioni musicali storiche siciliane che ha come capofila lo scrittore Andrea Camilleri e che ha raccolto la solidarietà dei grandi nomi della musica italiana e internazionale come Ennio Morricone, Nicola Piovani e Michael Nyman.
Ieri, durante la conferenza stampa convocata per presentare il concerto “Non spegnete la musica in Sicilia”, Pompeo Benincasa e Biagio Guerrera (presidente dell’Associazione musicale etnea) hanno commentato la marcia indietro dell’assessore Antinoro affidata ad un’intervista apparsa ieri sulla stampa.

Adesso bisogna procedere in senso positivo. Speriamo di avere dei risultati concreti” ha dichiarato Guerrera. Strada invocata ancora più fermamente anche da Benincasa, il quale ha sottolineato come il provvedimento non fosse condiviso tanto dall’opposizione quanto dalla stessa coalizione dell’assessore. “Un’associazione storica come ad esempio gli Amici della musica di Palermo ha rischiato di ricevere gli stessi finanziamenti di una nata ieri”. O peggio, di non riceverne affatto: “Noi ci troviamo ad aver chiuso l’attività del 2008 e ancora stiamo discutendo quando e quanti soldi otterremo conoscendo i tempi della Regione”, conclude Benincasa.

Ad ogni modo la guardia resta alta poiché è stata annunciata la nomina di una commissione che avrà il compito di valutare la distribuzione dei finanziamenti, ma non sono stati delineati tempi e modalità di creazione del nuovo organo. Le quasi 90 associazioni hanno risposto chiedendo di essere valutate non solo con i parametri regionali previsti dalla legge 44/1985 (giudicata una delle migliori nel campo) ma anche attraverso le tabelle ministeriali, ancora più severe rispetto a quelle locali. Sono comunque a rischio le programmazioni per le prossime stagioni, visto che in mancanza della certezza dei finanziamenti sarà difficile creare cartelloni con la stessa tranquillità e senza il timore di eventuali bancarotte.

Un sospiro di sollievo dunque a metà e un messaggio (non spegnete la musica in Sicilia, appunto) che verrà ribadito con forza sabato 17 alle 21 al teatro Brancati. L’evento gratuito è organizzato tra gli altri dalle stesse Ame e CataniaJazz e dai Brass group di Catania, Messina ed Acireale. Saliranno sul palco il Trio Contempo, Stefano Zorzanello, Farragonia e 46 Size street band.


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