Sei associazioni e 250 privati cittadini hanno sottoscritto una lettera indirizzata al sindaco di Palermo. Dalle discariche a cielo aperto passando per la penuria di autobus, fino alla vicenda dello Stadio delle Palme vengono individuate, secondo gli autori della missiva, le carenze dell'amministrazione comunale
Lettera aperta al sindaco Orlando «Chiediamo rispetto delle regole»
Sei associazioni e 250 privati cittadini hanno sottoscritto una lettera indirizzata al sindaco di Palermo Leoluca Orlando nella quale lamentano la mancanza del rispetto delle regole in città. Tra i firmatari associazione Comitati Civici Palermo, Cittadini per Palermo più verde e pulita, Marathon Club Palermo, Gruppo Sportivo Amatori Palermo, Pro Loco nostra Donna del Rotolo, I luoghi della Sorgente. Da Amat a Reset passando per la Rap, i cittadini affermano che l’amministrazione in questo senso non dia il buon esempio ai cittadini. A supporto di questa tesi le argomentazioni riportate nella lettera ricordano la vicenda dello Stadio delle Palme, l’abbandono incontrollato di rifiuti per strada e la raccolta a singhiozzo dei rifiuti della raccolta differenziata.
«Scriviamo queste righe – si legge nella lettera – per manifestare tutto il nostro disappunto a seguito dell’amara conclusione della vicenda dei concerti presso lo Stadio delle Palme, autorizzati nonostante il divieto contenuto nel regolamento Comunale». Questo, scrivono ancora, è solo l’ultimo degli episodi che ci fanno rendere conto di vivere in una città dove «la parola legalità non ha alcun senso». Allo stesso tempo, dicono «continueremo la nostra battaglia, perché l’obiettivo non è quello di vietare la musica a Palermo, ma quello di fare i concerti nei luoghi idonei e nel rispetto delle regole vigenti. Al riguardo è proprio su questo che vorremmo farla riflettere, Prof. Orlando, sul concetto di “rispetto delle regole”. Come fa un’amministrazione a pretendere dai cittadini comportamenti in linea con le norme ed i regolamenti esistenti quando è la prima a violarli? Quale autorevolezza può manifestare con comportamenti del genere?»
Un altro tasto dolente per i cittadini è «l’assenza o inadeguatezza del controllo del territorio, necessario, anzi vitale, in una città come Palermo. Ad ogni passo rileviamo e documentiamo il trionfo dell’abusivismo, con i commercianti che espongono la loro merce, priva di qualsiasi requisito richiesto dalla normativa vigente, lungo le strade percorse da automezzi, mettendo a rischio la salute e la sicurezza dei cittadini. Vediamo come il mancato controllo consenta ai delinquenti di scaricare in ogni angolo rifiuti ingombranti, rendendo questa città una discarica a cielo aperto».
«Siamo stanchi di dichiarazioni d’intenti, di proclami, di blitz estemporanei. Noi vogliamo il rispetto delle regole e la sua amministrazione dovrebbe dare l’esempio. Non tolleriamo di vedere un operaio della Reset che brucia ramaglie in una pubblica piazza, una Rap che non rispetta il contratto di servizio, l’Amat che non cura la segnaletica stradale, né assicura un trasporto pubblico adeguato alle esigenze dei cittadini». «Una società, l’Amat, che si permette di ridurre le corse e gli automezzi durante il periodo estivo, danneggiando fortemente gli utenti contribuenti, che pagano gli stessi balzelli tutto l’anno senza riduzione alcuna, ed ai quali viene offerto un servizio ancora più scadente durante una stagione torrida. Tutto questo i palermitani lo notano e si chiedono per quale motivo si debbano pretendere da loro quei comportamenti di rispetto delle leggi quando tutto quello che promana dalla P.A. non rispetta contratti e leggi».