Dal 20 giugno la tratta ferroviaria tra le due città della Sicilia orientale non è operativa per lavori. In queste prime settimane, stando a sentire gli enti coinvolti, non si registrano particolari problemi, anche perché il numero dei pendolari si è ridotto. «E i turisti che arrivano nei nostri aeroporti vanno comunque in pullman»
Treni, primi 20 giorni di chiusura della Catania-Siracusa «Nessun disagio e poca richiesta, bus sostitutivi ridotti»
A quasi un mese dallo stop dei treni sulla linea ferroviaria Siracusa-Catania, il bilancio dei collegamenti alternativi non è negativo, almeno stando a sentire gli addetti ai lavori. «Per quanto riguarda l’accoglienza, lo smistamento e l’accompagnamento dei passeggeri fra i binari e il pullman, Trenitalia sta lavorando abbastanza bene per limitare disservizi e disagi», spiega il presidente del comitato pendolari siciliani, Giosuè Malaponti -. L’unica segnalazione di lamentela, riguardante un problema di collegamento fra Augusta e Lentini, sarà già risolta entro lunedì».
Da quando sono operativi i cantieri di Rete Ferroviaria Italiana per i lavori di velocizzazione della linea, fra Siracusa e Catania i collegamenti vengono garantiti con gli autobus. «È ovvio che c’è un disagio per i passeggeri nel trasbordo fra il treno e l’autobus – precisa il direttore regionale di Trenitalia, Maurizio Mancarella – noi abbiamo messo in campo tutti gli sforzi possibili per limitarlo. Siamo soddisfatti perché anche il comitato pendolari, normalmente molto critico nei nostri confronti, ritiene che sia stata pianificata una buona organizzazione per rispondere alle richieste dei viaggiatori».
Questa prima fase di lavori ha coinciso con un periodo in cui il flusso dei pendolari è in calo, tanto che, come conferma Fulvio Bellomo, il dirigente generale del dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, «anche nelle linee per cui avevamo inizialmente previsto due o tre bus per sostituire i treni che ci aspettavamo sarebbero stati più affollati, abbiamo ridotto il servizio a un solo autobus».
Con l’arrivo dell’alta stagione estiva però potrebbero scattare nuove modifiche in base alle necessità. «Adesso ci aspetta un periodo più complicato – anticipa Mancarella – perché arriveranno molti più turisti, quindi non possiamo abbassare la guardia ma dobbiamo essere ancora più presenti per assisterli, puntando anche a migliorare l’aspetto della comunicazione, perché queste sono persone che magari vengono per la prima volta e non conoscono la situazione logistica».
A tal proposito, il presidente del Consorzio Siracusa Turismo, Sebastiano Bongiovanni, ha raccolto, attraverso la pagina Facebook, «qualche lamentela specifica da quando è iniziato lo stop dei treni, ma che rientra comunque all’interno delle lamentele sul deficit infrastrutturale endemico dei trasporti su rotaie. Moltissimi turisti che arrivano negli aeroporti siciliani non prendono più il treno – riferisce – ma direttamente il pullman, nonostante chi arriva dal nord Italia o dal resto dell’Europa è abituato a muoversi comodamente in treno anche per brevi spostamenti veloci. Infatti, noi riceviamo tante richieste di informazioni relative agli orari dei treni dai turisti che poi, però, scelgono altri mezzi di trasporto che rispondano a requisiti di standard più civili e che abbiamo orari più accessibili. Anche in condizioni di normalità – conclude Bongiovanni – gli spostamenti su rotaie farebbero perdere più tempo rispetto a quello che resterebbe per godersi la vacanza».