Ad avvistare l'animale tre giovani che stavano trascorrendo la serata al mare. Immediata la segnalazione alla Capitaneria di Porto. Ora si dovrà aspettare tra i 45 e i 90 giorni per la schiusa. Il comportamento dei ragazzi è stato encomiato da tutti i volontari e gli esperti. Guarda le foto
Pozzallo, Caretta Caretta deposita le uova a Pietrenere «Eravamo in spiaggia, l’abbiamo vista uscire dall’acqua»
«Stavamo passando la serata in spiaggia e ad un certo punto abbiamo visto una tartaruga che usciva dall’acqua». È il racconto dei tre giovani di Pozzallo, in provincia di Ragusa, che nella notte tra domenica e lunedì hanno avuto il privilegio di assistere ad uno spettacolo unico: quello di un esemplare della specie Caretta Caretta che lascia il mare per deporre le uova.
«Mi hanno chiamato quasi alle due di notte e mi hanno fatto prendere un colpo», scherza il papà di Riccardo Sessa che, insieme ai suoi amici Ivan Falco e Adrian Hrubaro, appena avvistata la tartaruga e scattata qualche foto, ha immediatamente telefonato ai genitori per consultarsi sul da farsi. Insieme hanno allertato la Capitaneria di Porto e hanno fatto la segnalazione. «La mattina dopo – continua Riccardo – ci hanno chiamati e abbiamo aiutato a ritrovare il nido».
Il comportamento dei ragazzi è stato encomiato da tutti i volontari e gli esperti che ora stanno supervisionando la zona, perché senza saperlo i tre giovani, che hanno tra i 17 e 18 anni, hanno seguito il protocollo: non interferire con l’animale e allertare le autorità competenti. L’area della spiaggia Pietrenere interessata è ora stata recintata con dei cartelli che indicano ai bagnanti la presenza del nido.
«Non è un episodio inusuale – ci spiega Carmelo Alfano, della ripartizione faunistica venatoria di Ragusa, intervenuto sul posto – circa 15 giorni fa un altro fenomeno di ovodeposizione è stato registrato a Punta Secca. Adesso l’area è stata messa in sicurezza e speriamo, grazie all’aiuto dei volontari, di sorvegliare l’area per impedire interferenze non solo di uomini, ma anche di animali, come ad esempio gabbiani. In queste ore – continua Alfano – c’è stata una piena sinergia tra istituzioni, esperti e semplici volontari che hanno tutti collaborato per la messa in sicurezza dell’area».
Sono intervenuti sul posto infatti la protezione civile, gli uomini del corpo forestale che hanno realizzato la recinzione con paletti di castagno, il biologo Antonio Barlotta e Carmelo Lorefice per il Comune di Pozzallo. Tanta la curiosità tra i bagnanti e i cittadini del comune marinaro. La notizia e la la foto della tartaruga che ha scelto di affidare i suoi piccoli alla spiaggia del Comune marinaro ibleo, hanno fatto immediatamente il giro del web. Ora tutti aspettano con ansia che le uova si schiudano. «Ci vorranno tra i 45 e i 90 giorni – spiega uno dei volontari – e molto dipenderà dalle temperature. Delle circa cento uova che si pensa siano state depositate, molte non ce la faranno, fa parte della selezione naturale, ma speriamo di poter restituire al mare quante più tartarughine possibile».