Insieme ai disperati che affrontano il mare per sbarcare in Europa mettendosi nelle mani degli uomini che gestiscono la tratta sbarca in Italia anche uno stupefacente quasi del tutto nuovo al mercato occidentale. È questo, secondo le dichiarazioni del pentito Atta, il nuovo business dei mercanti di uomini
Qat, la droga dei trafficanti di migranti Sequestrati 54 chili tra Roma e Palermo
Delle tante attività parallele messe in piedi dall’organizzazione internazionale dedita al traffico di migranti la principale è il commercio di droga. Questo è quanto si è potuto apprendere grazie alle dichiarazioni di Nuredin Wehabrebi Atta, l’ex comandante dei trafficanti ora pentito, grazie alle quali si è potuto dare il via all’operazione Glauco 3. Non una droga qualunque, tuttavia, quella sequestrata nel corso dei blitz della polizia, orientati dalle parole di Atta, è il qat, uno stupefacente usato per secoli nei Paesi arabi, ma che risulta assolutamente nuovo all’occidente.
La scarsa diffusione di questo derivato di un arbusto originario dello Yemen, ma coltivato oggi prevalentemente in Eritrea ed Etiopia è dovuta soprattutto al suo rapido deterioramento. Per ottenere gli effetti desiderati, infatti, va consumato al più entro tre giorni dalla raccolta, se essiccato. Una corsa contro il tempo che non ha però fermato i trafficanti. «La droga era portata soprattutto a Roma – spiegano dalla Procura – È all’aeroporto di Fiumicino che è avvenuto il sequestro più ingente: 51 chili», ma anche a Palermo il nuovo stupefacente stava per iniziare a prendere piede «Abbiamo sequestrato tre chili di qat non molto tempo fa al Villaggio Santa Rosalia» continuano.
La droga, entrata a far parte dell’elenco degli stupefacenti dell’Organizzazione mondiale della sanità solo nel 1980, si presenta sotto forma di foglie essiccate da masticare. Gli effetti sono simili a quelli della cocaina e così come quest’ultima crea una forte dipendenza. La droga, bloccata grazie a una sinergia di intervento tra polizia territoriale e unità speciali, veniva fatta arrivare in Italia dai trafficanti insieme alle migliaia di disperati che affrontano il mare per giungere in Italia.