Skateboarding day, festa della tavola sulle ruote «Tanti i luoghi della nostra tradizione a Palermo»

Lo scorso Martedì 21 Giugno si è svolto in ogni parte del globo lo Skateboarding Day 2016, evento che ogni anno coinvolge tutti gli amanti degli sport di strada provenienti da diversi ambienti e sottoculture. Anche a Palermo si è svolta la manifestazione, grazie alla spinta dei ragazzi di Yankee Shop noto e ormai fondamentale skate shop e di alcuni tra vecchi e nuovi skaters cittadini.

A descrivere la natura dell’evento ci pensa Giorgio Corsino, skater palermitano da anni in corsa sulla sua tavola, talvolta sponsorizzato da grossi brand in occasione di eventi e gare, e oggi videomaker sempre a contatto con la strada e con tutto ciò che ruota intorno a questo mondo. «Si tratta di un evento celebrato da milioni di skaters in tutto il mondo – dice Corsino – Gli albori risalgono al 14 luglio del 2002, quando i newyorkesi Kerel Srikala Roach e Bryan Chin organizzarono il primo All City Skate Jam nella Grande Mela, diffondendo volantini per un raduno day-long di skate d’ogni categoria. Fu una gigantesca festa e l’evento si guadagnò l’attenzione di professionisti e grosse imprese, tra cui l’International Assotiation Of Skateboard Company, che, un anno dopo, battezzò la giornata del 21 Giugno il nome di Go Skateboarding Day, sotto la spinta dei fondatori ufficiali: 5boro Skateboards e Steve Rodriguez. A Palermo l’iniziativa è stata organizzata dal marchio Emerica per la prima volta nel lontano 2009 sotto nome di Wild in the street».

Giorgio quest’anno ha fatto parte del team dell’organizzazione insieme allo staff di Yankee Shop, guidato da Giuseppe Longo, creatore del marchio, direttore del negozio e fautore di vari momenti vicini all’underground palermitano: «La scena skate palermitana – racconta – nel tempo ha avuto alti e bassi: ricordo anni in cui eravamo una quarantina di skaters tutti concentrati sulla stessa piazza. Dopo ci siamo ridotti a poco meno di una decina. Negli anni lo skateboarding è cambiato parecchio, prima s’imparavano pochi trick semplici, fatti in modo molto hardcore, adesso lo skateboarding è molto più tecnico e prevede trick molto più complessi e pesanti».

Palermo ha sempre faticato a guadagnarsi degli spazi per andare sullo skateare, non è mai esistito un vero e proprio skatepark. Più che altro, c’è stato sempre un alternarsi di luoghi diventati, di volta in volta, veri e propri simboli per gli skaters: da Piazza Politema a Piazzetta Ignazio Florio, fino sottopassaggio del vecchio ponte di Villa Trabia, a dar vita e aria – oltre che metri quadrati d’asfalto e mattonelle – agli skaters o ai pattinatori di strada. «Ci vedevamo spesso a Piazza Politeama – racconta Giorgio – e qualche volta si riusciva anche a montare delle strutture, che poi erano le uniche che avevamo. Erano quelle di Sergio Buccheri, uno dei vecchi, uno dei primi tra noi: una piccola jump ed un rail, bastava quello per creare file di ragazzi pronti a partire e saltare durante i pomeriggi».

Molti anni fa si organizzavano delle grosse jam e dei partecipatissimi contest di skate in cima alla lunga salita di Corso Calatafimi, all’ingresso di Monreale in un parcheggio di una pizzeria. Molti ricorderanno quelle lunghe e calde domeniche che si concludevano quasi sempre con dei concerti. Le strutture erano molto più grosse ed imponenti, cominciavano a saltar fuori i primi sponsor e qualche gadget. Fu il primo richiamo, che ha trascinato la sua eco a Palermo fino al Go Skateboarding Day 2016.

«Il Go Skate Day di quest’anno, nonostante si sia svolto in piena settimana, lo abbiamo vissuto in modo molto sereno senza scazzi con i negozianti. Il raduno era fissato per le 14:30 al Tempietto della Musica dove tutti gli skaters si sono riscaldati un po’. Subito dopo siamo partiti tutti insieme nel giro di altre tre tappe. La seconda è stata la stazione ferroviaria di piazza Lolli dove ci siamo cimentati in supersonici wallride, in un muro quasi verticale, per poi passare alla terza tappa, il Parco della Zisa: un giardino parecchio scenografico dove abbiamo skateato per un’altra ora e mezza su dei gap e drop. La quarta tappa è stata piazza della Memoria, dove si è svolto il Game of skate. Durante tutte e quattro le tappe, tre giudici sono stati incaricati di osservare gli skaters per poi premiare il best trick, lo strange trick e il best crash. I premi sono stati assegnati dal nostro unico skate shop di Palermo, Yankee del nostro Giuseppe Longo il quale ringraziamo ancora per il supporto pratico e per tutta l’organizzazione. Un sostegno, il suo, senza il quale non saremmo riusciti a svolgere il tutto. Lo ringraziamo anche per averci seguito nella giornata offrendoci da bere per evitare di disidratarci».

Giornate memorabili, un’esperienza che segna i giovanissimi, nuovi nell’ambiente e per la prima volta su una tavola con delle ruote sotto, o per gli spettatori armati di smartphone o macchina fotografica pronti a fermare il tempo durante un trick. Un evento che si unirà al peso del tempo vissuto, il migliore, per chi già su una di quelle tavole ha dato molto e dalla quale, però, difficilmente si separerà…e  chissà se un giorno a Palermo potrà esistere uno skatepark.


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