La cifra da raggiungere è di quelle importanti, ma i lavori per il completamento dello spazio allestito dai ragazzi e dalle ragazze del centro sociale di Borgo vecchio, con l'aiuto di associazioni e medici volontari per offrire cure gratuite agli abitanti del quartiere, procedono spediti. «Apriremo tra poche settimane»
Anomalia, al via crowdfunding per l’ambulatorio popolare «Servono 25 mila euro, ma siamo sicuri di potercela fare»
«Tutto questo ce l’hanno donato i medici che collaborano con noi, siamo quasi pronti». L’ambulatorio popolare non è ancora ultimato, ma Giorgio Martinico, uno dei ragazzi di Anomalia, ne parla già come se fosse in funzione. Le pareti sono dipinte di bianco e azzurro «tutte vernici atossiche, abbiamo fatto le cose in regola» spiega Giorgio. Ma quei colori neutri che ricordano appunto la corsia di un’ospedale per lui hanno lo stesso valore dei murales che adornano le altre stanze del centro sociale e che ritraggono i simboli delle battaglie care ai ragazzi e alle ragazze di Borgo vecchio. E proprio per terminare i lavori all’ambulatorio che gli attivisti hanno deciso di dare il via a una campagna di crowdfunding sul portale BuonaCausa.org.
La cifra da raggiungere è di quelle importanti. «Servono circa 25 mila euro» continua il militante. Soldi che serviranno per l’acquisto di un colposcopio per le visite ginecologiche, di un ecografo multifunzione e per gli ultimi accorgimenti ai locali. «L’ambulatorio di quartiere offrirà diversi tipi di consulenze specialistiche , dalla cardiologia all’infermieristica – spiega Martinico – ma sulla ginecologia puntiamo in modo particolare. Ci troviamo in un quartiere dove da troppo tempo non esiste più un consultorio e abbiamo già in squadra due specialisti e un’ostetrica». Tutti medici volontari, il progetto coinvolge infatti anche Cgil-medici Palermo, Mediterraneo di pace e Medicina democratica.
L’obiettivo della campagna non è semplice da raggiungere, ma ad Anomalia regna l’ottimismo. «Se non ci avessimo creduto non ci avremmo nemmeno provato. A spingerci è anche la risposta positiva della gente del quartiere e persino delle istituzioni ufficiali, che ci hanno garantito la massima disponibilità per il rilascio delle autorizzazioni necessarie, anche se adesso è arrivato il momento di fare sul serio e superare la trafila burocratica». Intanto i lavori vanno avanti con le risorse proprie del centro sociale: «Abbiamo da poco finito di montare il controsoffitto e stiamo per acquistare dei battiscopa a norma. Contiamo di poter partire prima che l’estate entri nel suo periodo più caldo». Risorse ottenute con le iniziative di autofinanziamento promosse dai ragazzi e dalle ragazze, come quella che si terrà nei locali del centro sociale mercoledì 15 giugno, con una serata all’insegna di pizza e musica.