Il presidente della società partecipata dal Comune di Catania risponde con una nota al suo predecessore Roberto Sanfilippo. Al centro finisce la vicenda del doppio taglio dei chilometri voluto dalla Regione ma anche i risultati dell'attuale gestione: «Prima straordinario ad autisti che non lavoravano»
Amt, Lungaro replica all’ex vertice Sanfilippo «Con lui 70 bus sulle strade invece che 120»
Non è passata inosservata l’intervista di Roberto Sanfilippo al nostro giornale. L’ex vertice dell’Azienda municipale trasporti, durante la sindacatura di Raffaele Stancanelli, ha rotto il silenzio per soffermarsi sullo stato di crisi in cui versa la società che si occupa del trasporto pubblico a Catania. Senza giri di parole aveva parlato di «poca umiltà nell’attuale gestione» presieduta da Carlo Lungaro. Tra i vari punti anche quello del doppio taglio dei chilometri voluto dalla Regione Siciliana nel 2012 e che ha causato all’azienda un taglio di 18 milioni di euro nei fondi. «È un fatto inspiegabile che non sono riuscito a capire, che ci ha penalizzato e continua a farlo» commenta Lungaro attraverso una replica inviata a MeridioNews.
Il presidente di Amt si sofferma sulla crisi dell’azienda: «Le vere ragioni sono esclusivamente di natura finanziaria e hanno investito non solo la Regione, che oggi ci deve oltre 30 milioni di euro, ma anche il Comune, dal quale aspettiamo 26 milioni». Una carenza di risorse che però non avrebbe compromesso del tutto il lavoro svolto in questi mesi dalla società: «La linea veloce che collega all’aeroporto che realizza 800mila euro d’incassi l’anno, il Librino Express, la rivisitazione della rete verso la zona industriale e il recupero degli introiti per oltre il 30 per cento». Nell’elenco anche alcune opere finanziate durante la gestione Sanfilippo: «Siamo riusciti a completare l’officina di Pantano d’Arci che presto inaugureremo e i parcheggi di Fontanarossa e Borsellino».
L’ex presidente si era soffermato più volte sui risultati ottenuti durante il suo mandato. Considerazioni che però non trovano d’accordo Lungaro: «Ho trovato un’azienda che di fatto consentiva l’uscita di 60 o 70 autobus giornalieri invece che 120 con un danno non solo per i chilometri non realizzati, quindi non finanziati, ma anche per lo straordinario e l’orario di lavoro pagato ad autisti che di fatto non prestavano alcuna opera».