Avvocato cassazionista ed ex assessore provinciale, è uno dei due contendenti alla carica di primo cittadino. Annuncia «un assessorato delle piccole cose» e guarda alla prossima apertura del porto come a un'occasione. «Non deve essere autoreferenziale, servono convenzioni con i B&b e collegamenti con gli aeroporti»
Capo d’Orlando, Librizzi candidato sindaco «Miei consiglieri avranno poteri da assessori»
Salvatore Librizzi, 51 anni, avvocato cassazionista, sposato e con due figli, è uno dei due candidati alla poltrona di sindaco di Capo D’Orlando. In politica vanta esperienze da consigliere comunale e provinciale, e da assessore provinciale. Quattro le liste a sostegno della sua candidatura, due gli assessori già designati: Daniela Trilifò e Gaetano Sanfilippo. «C’è bisogno di gente che dice quello che pensa ma soprattutto fa quello che dice, cosa più rara ma forse più preziosa». È questa una delle frasi che ha scelto per rappresentarlo.
La sua candidatura, come quella del suo avversario, è appoggiata da liste civiche. Quali sono le novità che propone ai suoi elettori?
«Già da due anni cerchiamo il confronto diretto con le persone. Per questo abbiamo organizzato gli incontri del mercoledì presso la nostra sede, dove chiunque può fare presente problematiche, proporre idee e soluzioni e dare il suo contributo. È un metodo di grande partecipazione che propone un concetto di governo locale innovativo perché fatto con il contributo di tutti».
Lei ha più volte detto che in caso di vittoria, e di premio di maggioranza, la sua squadra sarà composta da 14 assessori. Che intende?
«Per rendere ancora più diretta la partecipazione dei cittadini alla gestione del comune nel caso in cui riusciremo ad avere 10 consiglieri, questi avranno responsabilità pari a quelle degli assessori e pari impegni. Attraverso il sistema delle deleghe faremo in modo che ciascuno possa dare il suo contributo. Abbiamo persino pensato a creare un assessorato delle piccole cose. Quelle stesse che a volte per motivi burocratici non si riescono subito a sottoporre all’attenzione del Comune».
Quali iniziative porterete avanti per creare lavoro e sviluppo?
«Cercheremo di integrare i servizi già offerti dallo sportello Eurodesk potenziandolo affiancandogli il settore pesca e quello dell’agricoltura. Si tratta di una realtà voluta dall’assessore alle Politiche giovanili per incrementare la diffusione locale dell’informazione e delle attività di orientamento offerte dall’Unione Europea alle giovani generazioni. Lo faremo ad esempio creando dentro la pinacoteca comunale la Casa dei talenti, una struttura comunale per dare la possibilità a chi ha i sogni, ma non i mezzi, di realizzare il proprio progetto. Verranno messi a disposizione dei giovani gli strumenti per portare avanti le proprie idee. Proveremo anche a proporre delle borse di studio per gli studenti meritevoli. Sfruttando l’area artigianale che già esiste, proporremo invece la creazione di laboratori ed attività formative artigianali per favorire l’occupazione giovanile, con il coinvolgimento dei maestri artigiani locali».
Turismo e cultura. Un binomio che intende valorizzare. Come?
«Proponiamo un modello di turismo integrato. Il porto dovrebbe essere completato a giugno. Vorremmo però che non fosse una struttura autoreferenziale, ma attraverso una serie di convenzioni con B&B, alberghi e strutture ricettive consenta ai turisti di conoscere le bellezze della nostra città. Stesso discorso per i collegamenti con gli aeroporti, attraverso accordi per il trasporto giornaliero in due, tre fasce orarie con quelli di Catania e Palermo. Abbiamo pensato di allargare l’attuale isola pedonale chiudendo l’area che va dal Faro fino al Mulino. E per consentirlo potenzieremo i parcheggi, introducendo bus navette da Pissi a San Martino con il terminal di piazza Lo Sardo. Puntiamo a riqualificarla dotandola anche di telecamere per aumentare la sicurezza dei viaggiatori».
Cosa prevedete per le contrade?
«Si tratta di borghi, come quello marinaro di San Gregorio, che meritano di essere riqualificati anche perché costituiscono il primo sguardo per chi arriva a Capo d’Orlando. Potenzieremo i collegamenti con esse attraverso la sistemazione delle strade. Verrà anche completato il sistema fognario e migliorate le aree a verde attrezzato e di svago. Molte delle proposte che stiamo portando aventi sono diretta espressione di chi abita nelle contrade e che mi sostiene con la lista Paladini d’Orlando».
Come pensate di affrontare il problema rifiuti?
«Attualmente il costo del conferimento dei rifiuti in discarica è di 6 milioni di euro per un servizio di 24 mesi con affidamento diretto. Proveremo a reperire nuovi finanziamenti sulla programmazione 2014/2020 della Comunità europea. Introdurremo la tessera a scalare per incentivare la filiera del recupero e del riciclo. Modificheremo gli orari per la raccolta e introdurremo agevolazioni ai cittadini che fanno il compostaggio dell’umido, provando anche a commisurare le tariffe alla reale produzione dei rifiuti per officine, autocarrozzerie e attività simili».
Come si immagina la Capo d’Orlando del futuro?
«Una realtà ancora più bella di quella attuale, dove i giovani possano esprimere le loro potenzialità con il sostegno del Comune, ciascun cittadino si senta parte integrante del Comune, le contrade siano parte attiva della città. E dove realtà come i vecchi mestieri possano trovare attraverso la tecnologia un nuovo slancio. Una città più vivibile per chi la abita e per chi viene e visitarla come turista».