Salvaguardare, potenziare e recuperare le strutture ludiche e sportive pubbliche, formali e informali, di Palermo, questo l'obiettivo della campagna al centro della manifestazione. Obiettivo accendere i riflettori su diverse aree dal Cep allo Zen. «Pensiamo che anche difendere un campetto voglia dire difendere un’idea di città».
Arriva la nona edizione del Mediterraneo Antirazzista Sei tappe per difendere sport popolare in spazi pubblici
Torna, per il nono anno Mediterraneo Antirazzista, la manifestazione sportiva che usa lo sport come strumento contro le discriminazioni razziali e non solo. La campagna “sport popolare in spazio pubblico”, infatti promossa a partire dal 2013 in seno al Mediterraneo Antirazzista, mira a salvaguardare, potenziare e recuperare le strutture ludiche e sportive pubbliche, formali e informali, di Palermo.
«Pensiamo che anche difendere un campetto voglia dire difendere un’idea di città. – dicono gli organizzatori – In tutti i quartieri di Palermo, infatti, sono presenti aree dedicate allo sport che, nonostante lo stato di abbandono e incuria, rivestono un ruolo fondamentale di aggregatore sociale. Crediamo sia indispensabile ridare dignità allo sport e ai tantissimi soggetti che lo praticano in maniera gratuita. Riscoprire il ruolo educativo e aggregativo dello sport significa produrre un concreto contrasto a tutti i tipi di discriminazione presenti nella nostra società. Intendiamo, dunque, riaffermare e rilanciare un’idea di città plurale e inclusiva, in cui gli spazi pubblici condivisi si estendano e si moltiplichino: una comunità di e per tutti e tutte, a partire dai soggetti socialmente svantaggiati».
Si è aperta così una vertenza tra gli organizzatori del Mediterraneo Antirazzista e l’amministrazione comunale, affinché si avvii un percorso coordinato e condiviso con i territori, per l’autentico recupero di alcuni degli spazi individuati e riqualificati da associazioni e singoli che aderiscono alla campagna. Le organizzazioni, impegnate da anni proprio nel recupero e nella difesa di alcuni degli spazi sportivi abbandonati di Palermo, lanciano un messaggio forte e chiaro: La città è di chi se la gioca. Importante è, in questo senso, il segnale che arriva sul percorso di Piazza Magione, che presto vedrà la creazione di un vero campetto di calcetto, con tanto di prato sintetico e tribune per gli spettatori.
L’intento è quello di rendere fruibili e restituire degli spazi alla collettività, ma soprattutto quello di valorizzare e sostenere dei percorsi partecipati, in cui lo sport è un importante strumento educativo e di inclusione sociale.
LE TAPPE E GLI SPAZI
25 – 26 Maggio, Campi Opian (ZEN 1)
“Calci dallo Zen – Coppa Andrea Parisi” – 9° edizione del torneo di calcetto e pallavolo
La struttura, di proprietà dello IACP, è affidata alla Chiesa di San Filippo Neri ed è in scadenza di assegnazione, nonostante la parrocchia, effettivamente, non l’abbia mai utilizzata. Composta da due campetti di calcio a cinque, una pista di pattinaggio e degli spogliatoi pericolanti, attualmente un’associazione del quartiere ne ha spontaneamente recuperato una parte. La restante è ancora in stato di abbandono. Da tre anni la campagna chiede all’amministrazione comunale che lo spazio venga reso pubblico, attraverso una nuova assegnazione da parte dello IACP al Comune di Palermo.
27 Maggio, Piazza Magione
“Un Calcio al Razzismo” – 8° edizione del torneo di calcetto e pallavolo
Nello spazio che un progetto del Comune intendeva trasformare in un’area di sgambamento per cani, svolge un ruolo determinante un campetto di calcio, spontaneo, come il gioco che vi si svolge e le dinamiche che attiva tra abitanti e ragazzi e ragazze di tutte le etnie. La campagna prese avvio con una partita di 24 ore, che ha coinvolto grandi e piccoli. Al momento la struttura consta di un campetto in terra battuta, di una recinzione collocata dall’amministrazione comunale e di panchine a bordo campo, in pessime condizioni. L’intervento di riqualificazione di tutta Piazza Magione, che si concluderà entro l’estate, prevede la piantumazione del campetto in erba sintetica, la sistemazione degli spazi esterni, la realizzazione di un’area giochi progettata con i bambini della adiacente Scuola Ferrara, realizzata grazie al contributo di Addiopizzo e del suo progetto di raccolta fondi “Investimento collettivo”.
30 – 31 Maggio, Campo Via Calandrucci (CEP)
“Un Campo per il CEP” – 4° edizione del torneo di calcetto + Finali del torneo dei centri aggregativi “Calciando in Rete”
Si tratta di un ampio spazio, con la forma di un campo di calcio, circondato da altri spazi verdi e con accanto un campetto di bocce, realizzato negli anni 70, insieme agli edifici di edilizia popolare. La zona era una discarica a cielo aperto, sino all’intervento della campagna e di un’associazione del quartiere, che negli scorsi anni ha provato, faticosamente, a rimetterlo in sesto e che ancora oggi se ne prende cura, utilizzandolo per attività sportive, ludiche ed educative. L’amministrazione comunale, negli anni scorsi, ha preso l’impegno di restituire “ufficialmente” lo spazio al territorio, attivandosi per un comodato d’uso gratuito da parte dello IACP, proprietario dell’area. Ad oggi, però, nulla di tutto ciò è accaduto.
2 Giugno, Foro Italico
“Mammaliturchi”: sport, musica e animazione – 4° edizione
Lo spazio verde è quotidianamente frequentato da centinaia di giovani che lo utilizzano per fare sport, soprattutto calcio. Al momento, però, è totalmente sprovvisto di attrezzature minime che consentano lo svolgimento di attività sportive di gruppo. Anche le condizioni attuali del prato non sono idonee ad ospitare le attività sportive che, comunque, vi si realizzano. L’obiettivo della campagna è che lo spazio venga dotato di porte fisse per il calcio, la piantumazione di un prato adeguato, la sistemazione del fondo del campo di pallavolo e il riposizionamento della rete dello stesso.
3 – 4 Giugno, Campo di Bocce (Ballarò)
“Torneo BaddarHome” – 1° edizione del torneo di calcetto
Il campetto, in realtà, è un enorme marciapiede, che durante il fine settimana diventa il luogo in cui si tiene il “mercatino del baratto” di Ballaró. Lo spazio è comunque dotato di due porte da calcetto e i ragazzi del quartiere lo utilizzano quotidianamente per le loro partitelle. Da qualche mese, un gruppo di ragazzi e ragazze del quartiere si è posto l’obiettivo di recuperarlo e abbellirlo, ritenendo che uno spazio sportivo gratuito sia fondamentale per i giovani del quartiere stesso. Attualmente esiste un dialogo con l’amministrazione per la realizzazione di un progetto per la riqualificazione e la trasformazione dell’area in uno spazio sportivo gratuito e polifunzionale.
9 – 10 – 11 – 12 Giugno, Velodromo “Paolo Borsellino”
“Mediterraneo Antirazzista 2016 – i Tornei”
Questo è lo spazio, anch’esso pubblico e abbandonato all’incuria, che da anni, non a caso, viene scelto dal Mediterraneo Antirazzista come luogo in cui si svolgono i tornei finali. L’idea della manifestazione è sempre stata quella di accendere i riflettori sugli spazi pubblici abbandonati e il velodromo comunale, intitolato a Paolo Borsellino e costruito in occasione dei mondiali di calcio del 1990, devastato fino a qualche giorno fa, ne è l’esempio più eloquente. Da qualche settimana l’amministrazione comunale ha avviato i lavori di recupero della struttura e auspichiamo che presto venga ripensato il suo utilizzo, affinché torni ad essere fruibile e perchè resti uno spazio gratuito.