Domani pomeriggio, dalle 16 alle 24, l'associazione Talìa propone un percorso attraverso la suggestiva zona della città. Un modo per analizzare tra cittadini le problematiche del territorio, ma anche per non far sparire le storie di monache, pescatori, nobili e artisti
#OccupaiCivita alla scoperta del quartiere Tra musica, poesie in dialetto e tour guidati
Un progetto che un civitota aveva da tempo nel cassetto. Riportare in auge e rendere vivibile il quartiere dove ha vissuto per molti anni, la Civita, di cui conosce ogni angolo. Nasce da qui #OccupaiCivita, l’evento che domani pomeriggio – dalle 16 alle 24 – vedrà rianimarsi uno dei luoghi più suggestivi della città grazie a musica, laboratori e tour guidati alla scoperta di monumenti, chiese, palazzi nobiliari e del patrimonio immateriale della zona.
Un nome significativo che, come quello dell’associazione culturale promotrice dell’evento – Talìa – gioca col dialetto siciliano. «Talìa è la musa protettrice delle arti – spiega la presidente Erika Magistro – ma è anche un invito a guardarsi attorno, cosa che facciamo ben poco». Il primo passo lo compirà proprio il gruppo di Erika, attivo da quasi un anno, concretizzando il desiderio del collega archeologo Salvo Costantino.
Un risultato importante che – sulla scia delle liberazioni di lungomare, Castello Ursino e altre zone catanesi – vedrà chiuso al traffico il tratto di strada compreso tra via Anzalone, via San Tommaso e piazza Duca di Genova, che verrà invaso da tante associazioni cittadine come Catania Sostenibile, Centro Contemporaneo, Officina Gammazeta, Legambiente, Listen To Sicily, Mobilita Catania, Multikulti, Palestra Lupo, Società Storica Catanese, Unione italiana ciechi, Polo tattile, Askollstore Mobilità elettrica, Hackspace Catania, Gruppo ideazioni.
L’associazione culturale Talìa nasce in sinergia con la casa editrice Villaggio Maori, dove si trova la sede legale e operativa del gruppo. Proprio per questo – nonostante le attività più recenti portate avanti dai ragazzi che operano in ambito archeologico e letterario si siano concentrate più sul territorio – durante l’evento sarà dato ampio spazio all’editoria, a cui l’associazione resta legata. «È un po’ il nostro tratto distintivo – chiarisce Erika – vogliamo far passare il messaggio che bisogna guardare l’arte in tutti i suoi aspetti». Ecco perché le case editrici indipendenti Natura Sicula, Malcord, Nulla Die e Villaggio Maori esporranno e promuoveranno libri, oltre a ospitare alcune presentazioni.
Dalla città ci si aspetta coinvolgimento e curiosità e per questo sono state organizzate tante attività destinate a grandi e piccini. Mentre i più giovani potranno frequentare i laboratori interattivi tenuti dall’associazione ArcheoUnict, gli adulti avranno la possibilità di prendere parte ai tour guidati all’interno del quartiere, reading di poesie in dialetto affidati all’associazione culturale di Regalbuto I Vaneddi dell’Arte e riflessioni sulle prime impressioni avute sul quartiere e sui suoi abitanti.
L’obiettivo è analizzare da prospettive sempre nuove le problematiche legate al territorio e non far sparire le ultime tracce delle storie di monache, pescatori, nobili e artisti. «È il compito di un’associazione culturale – commenta Erika, che si augura che l’appuntamento possa diventare periodico e coinvolgere tante realtà locali -Si diventa tale solo quando più menti si uniscono per raggiungere uno scopo comune».