Anche i 1110 dipendenti catanesi dell'azienda hanno espresso parere negativo alla proposta avanzata dai sindacati. La conseguenza è adesso la riattivazione delle procedure di licenziamento, di cui si discuterà entro trenta giorni al ministero del Lavoro
Almaviva, pure da Catania arriva no all’accordo Il 67 per cento si oppone a contratto solidaritetà
Anche i dipendenti catanesi di AlmavivA Contact hanno votato no al referendum sull’accordo promosso dalle organizzazioni sindacali. «La grande maggioranza dei lavoratori ha respinto l’attivazione di un nuovo contratto di solidarietà», si legge nella nota stampa inviata dall’azienda che si occupa di servizi per le aziende. Viene così riattivata la procedura di licenziamento, che passa dal ministero del Lavoro.
Nuovi sviluppi sulla questione sono attesi nei prossimi 30 giorni. Di certo c’è che la bocciatura della proposta era nell’aria già prima di aprire le urne. Come già accaduto a Roma. Nel solo capoluogo siciliano – il più toccato dalla vicenda – sono stati circa 3.400 i lavoratori di Almaviva chiamati a pronunciarsi. Ma hanno votato no anche i colleghi di Catania, almeno per il 67per cento dei 1110 aventi diritto.
Una scelta che pare anche una forma di solidarietà rispetto alla posizione dei lavoratori palermitani. «Da domani governo e azienda, ciascuno per le proprie competenze, dovranno trovare soluzioni durature, che possano garantire in un tempo certo il lavoro e una dignitosa retribuzione dei lavoratori», diceva a MeridioNews – prima della votazione – il segretario generale Confintesa, Francesco Prudenzano.