Le ricerche archeologiche dell'istituto catanese hanno permesso di svelare l'architettura monumentale del sito, indagata tra il secondo e il terzo secolo d.C. L'obiettivo, che fa parte del progetto OpenCiTy, è restituire alla città - almeno virtualmente - uno dei simboli del suo passato. Guarda le foto
Teatro romano, ricostruzione in 3d dell’Ibam-Cnr Monumento riportato allo splendore del passato
Dopo l’anfiteatro anche il teatro romano di Catania torna al suo antico splendore, almeno virtualmente. Il sito archeologico, a cui si ha accesso da via Vittorio Emanuele II, è stato ricostruito in 3d grazie al lavoro di ricerca e sviluppo dell’Istituto per i Beni archeologi e monumentali (Ibam-Cnr). Fa parte del progetto OpenCiTy, che ha visto impegnati gli archeologi catanesi – coordinati da Giuseppe Cacciaguerra -, e gli esperti di archeologia virtuale dell’ITlab della sede di Lecce.
La ricostruzione tridimensionale è basata sulle ricerche, che sono state focalizzate sulla fase architettonica più monumentale, quella tra il II-III secolo d. C., e hanno permesso di svelare un volto inedito dell’antico edificio, che nel corso dei secoli era finito con l’essere in parte inglobato e in parte soppiantato dalle abitazioni che sono state costruite nel corso del tempo. E che adesso è stato riportato alla luce, ed è visitabile, nella sua quasi interezza.
L’obiettivo del progetto che ha visto partecipe l’Ibam-Cnr è promuovere la conoscenza di questo importante monumento, proponendo un’ipotesi ricostruttiva in grado di rendere chiare e tangibili le caratteristiche architettoniche e le logiche funzionali ma, al tempo stesso, capace di rievocare l’originario splendore di un edificio che, ancora oggi, rappresenta uno dei simboli della città di Catania durante il periodo romano.