Napoli, il candidato sindaco con maglia pro-Speziale «Promuovo un’idea, il ragazzo per me è una vittima»

Nel 2012 il calciatore del Cosenza Pietro Arcidiacono, due anni dopo il capo ultras Genny ‘a carogna e adesso il candidato sindaco Antonio Del Piano. Tre persone è un’idea in comune promossa con una maglietta: la vicinanza ad Antonino Speziale. Il ragazzo catanese condannato in via definitiva per l’uccisione dell’ispettore di polizia Filippo Raciti, durante gli scontri per il derby calcistico del 2007 tra Catania e Palermo. Artigiano del quartiere Forcella da tempo impegnato in politica, Del Piano è tra i candidati per la poltrona di primo cittadino del capoluogo partenopeo con il movimento Ricomincio da dieci. La sua foto, mentre regge la t-shirt con la scritta «Speziale innocente», è comparsa in un manifesto affisso in piazza Vittoria a Napoli

«Quello non è un manifesto politico ma serve a esprimere un’idea – spiega il diretto interessato a MeridioNews quel ragazzo per me è una vittima, ecco perché lo ritengo innocente». Del Piano non teme nemmeno le polemiche che potrebbero innescarsi dopo la sua scelta. Le stesse che in passato hanno tenuto banco per settimane dopo la finale di coppa Italia a Roma tra Napoli e Fiorentina. In quell’occasione Gennaro De Tommaso, conosciuto con l’appellativo di Genny ‘a carogna, si era reso protagonista di una lunga trattativa con le forze dell’ordine per decidere se riprendere o meno la partita dopo la morte, avvenuta all’esterno dell’impianto, del tifoso Ciro Esposito. Il capo ultras per diversi minuti era stato inquadrato da centinaia di telecamere mentre indossava una maglia nera con la scritta «Speziale libero». «I fatti dell’Olimpico sono gravi e io avrei voluto dire la mia – precisa Del Piano – ma le attenzioni si sono concentrate solo su quell’indumento che porta avanti un pensiero».

Il candidato a sindaco, nonostante si dica «addolorato per Raciti», aggiunge di conoscere bene i fatti dello stadio Massimino: «Proprio per questo motivo ho ritenuto opportuno quel manifesto. Conosco l’avvocato Giuseppe Lipera con cui ho collaborato, abbiamo letto carte giudiziarie e perizie e quella morte è avvenuta per cause di servizio». Il calcio è alla base del programma elettorale di Del Piano, ma anche della promozione della sua immagine. Nello stesso manifesto c’è infatti stampato il volto di Diego Armando Maradona. Il campione, rimasto nel cuore dei napoletani, che ha ispirato con la sua maglia numero dieci anche il nome del movimento civico del candidato.

«Alla base del mio programma c’è un’operazione che prevede l’acquisto dello stadio San Paolo da parte di tifosi e cittadini». La struttura, attualmente di proprietà del Comune partenopeo, «potrebbe essere presa con un azionariato popolare e poi dedicata proprio a Maradona». Del Piano, in passato presidente del club Forza Silvio di Napoli, dedicato all’ex premier Silvio Berlusconi, aveva fatto parlare di sé nell’aprile 2014 per aver tappezzato la città con centinaia di manifesti funebri che annunciavano alla cittadinanza la morte del sindaco Luigi De Magistris. In quell’occasione l’oggi candidato si giustificò motivando la scelta come una trovata simpatica per svegliare la giunta


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