Il Consiglio di giustizia amministrativo, in attesa di entrare nel merito, ha accolto la richiesta dell'assessorato regionale all'Agricoltura. A gennaio, il Tribunale amministrativo aveva dato ragione a 50 allevatori, secondo i quali la Regione ha commesso errori nella gestione della graduatoria
Biologico, Cga sospende effetti sentenza Tar aveva annullato bando da 320 milioni
Il Consiglio di giustizia amministrativa ha sospeso l’efficacia della sentenza con cui il Tar, a inizio gennaio, aveva annullato il bando sulle coltivazioni biologiche. Risorse per 320 milioni di euro, che sarebbero state gestite dalla Regione in maniera sbagliata. La decisione è stata presa mercoledì, e riguarda soltanto l’esecutività del pronunciamento. I giudici, infatti, hanno accolto la richiesta dell’assessorato regionale dell’Agricoltura di sospendere gli effetti derivanti dalla sentenza di primo grado. A causa dei «profili di interesse pubblico prevalenti che giustificano l’accoglimento della misura cautelare richiesta», si legge nell’ordinanza.
È prevalsa, quindi, la volontà di attendere di entrare nel merito della disputa, prima di determinare come la Regione dovrà comportarsi. E, di conseguenza, anche le quasi 8mila aziende che hanno preso parte al bando. I fondi, legati, al programma europeo 2007-13 riguardano l’adozione di metodi sostenibili per la produzione agricola e la gestione del territorio. Con un’ampia fetta riservata all’agricoltura biologica.
A fare ricorso era stata l’Unione Allevatori Sicilia, piccola associazione che raggruppa 50 dei 1700 imprenditori esclusi. Tra le responsabilità degli uffici regionali ci sarebbe stata proprio la gestione delle domande con un’unica graduatoria, nonostante il bando prevedesse tre misure di finanziamento diverse. All’indomani della sentenza del Tar, era stato l’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici, a promettere battaglia: «Non un euro di fondi europei dovrà essere restituito dalle aziende beneficiarie del bando del 2012 annullato dal Tar», aveva dichiarato, sottolineando la volontà di ricorrere al Cga.