Il 16 e 17 ottobre si voterà per le elezioni dei rappresentanti studenteschi. Campagna difficile in vista per i candidati. Le liste saranno ufficiali a metà settimana
L’università ritorna alle urne
Urne aperte il 16 e 17 ottobre per gli iscritti dell’Università di Catania e campagna elettorale al via per l’elezione dei rappresentanti degli studenti per il biennio 2008-2010. Nove i candidati da eleggere per i consigli delle facoltà di Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economia, Lettere, Scienze, Ingegneria, Scienze della Formazione e Lingue; sette quelli per Medicina, Farmacia e Agraria e infine cinque per Architettura.
Verranno inoltre rinnovati i consiglieri di Senato Accademico, Consiglio d’Amministrazione e Comitati per le attività sportive e ricreative e sport universitario, oltre alla componente interna al CdA dell’Ersu.
Le liste sono state presentate già lo scorso venerdì, ma l’ufficialità delle candidature si avrà soltanto a metà settimana, quando queste verranno vagliate singolarmente e verrà dunque dato il via libera alla campagna elettorale. Per l’occasione, sia Step1 che Radio Zammù seguiranno l’evento con degli speciali ricchi di interviste, dirette e articoli di approfondimento.
Si inizierà da oggi con la puntata di Radio Ateneo, in diretta alle 11, che avrà come ospiti i senatori accademici uscenti.
I candidati si troveranno davanti ad un elettorato, quello studentesco, molte volte distratto e particolarmente “difficile”; sono oramai lontani i tempi in cui la politica aveva come laboratorio principale proprio l’università. Gli studenti il più delle volte non sono interessati all’argomento o non sono nemmeno a conoscenza del fatto che ci sia un’elezione in vista. Basti pensare che nell’ottobre 2006 – in occasione dell’ultima tornata – l’affluenza generale è stata del 31%.
Alle volte bastano pochi voti per riuscire a farsi eleggere, allora non è inusuale trovare schiere di aspiranti consiglieri agli ingressi delle facoltà pronti a campagne “last minute”, in un tentativo estremo di convincere l’elettore delle proprie buone intenzioni.
Tappeti di carta, sotto forma di volantini e programmi, fanno da cornice alla scena.