Mascali, pedone 68enne travolto da auto Strada al buio, incompleta dagli anni ’90

Un incidente stradale mortale si è verificato ieri sera, poco dopo le ore 19, in via Torrente Vallonazzo. La strada si trova nel territorio del Comune di Mascali tra i quartieri di Carrabba e Sant’Anna, quasi a confine con Riposto. Il sinistro è costato la vita a un pedone di 68 anni, Alfio Amante. L’uomo è stato travolto da una Peugeot 308 che transitava in direzione est-ovest sulla via, incompleta ormai da anni, piena di buche e priva di illuminazione pubblica. Il conducente della vettura, un 57enne di Riposto, dopo l’impatto si è fermato a prestare i primi soccorsi alla vittima e ha chiamato il pronto intervento. Sul posto sono arrivate due ambulanze del 118, di cui una medicalizzata. Per il pedone non c’è stato nulla da fare mentre il conducente dell’auto, ancora in stato di shock, è stato trasferito all’ospedale San Vincenzo Sirina di Taormina

La polizia municipale di Mascali, che si è occupata dei rilievi del caso e ha sequestrato la vettura, ha trasmesso il fascicolo alla procura della Repubblica di Catania. Non è ancora chiara la dinamica dell’incidente, ma le forze dell’ordine escludono già l’ipotesi di guida in stato di ebbrezza per il conducente poiché l’uomo è risultato negativo all’alcol test. A incidere sull’episodio potrebbe essere stata la scarsa illuminazione della via che presenta un rudimentale spartitraffico di erbacce, spesso secche, e non ha nemmeno i pali della luce comunale. Motivo per cui è stata spesso teatro di incidenti stradali. Sebbene il suo accesso sia «limitato ai residenti della zona, in ogni stagione dell’anno. Ad annunciare il divieto per le altre categorie c’è un cartello che, però, spesso non viene rispettato», spiega a MeridioNews il sindaco di Mascali Luigi Messina. Che racconta le vicende della strada, a partire dalla sua costruzione risalente a vent’anni fa.

«Nell’area, in origine, sorgeva un torrente. Qualche tempo dopo la zona è diventata edificabile e nei primi anni ’90 è stata costruita mai mai completata la strada», spiega il primo cittadino. «È da tempo che studiamo un modo per sistemarla, almeno nei suoi punti più critici anche a tutela dei soli residenti autorizzati ma purtroppo – continua il sindaco Messina – il Comune non è nelle condizione economiche per completarla». Dopo l’incidente di ieri sera, per il quale l’amministrazione comunale ha espresso il suo cordoglio alla famiglia di Alfio Amante, il primo cittadino accelererà sugli incontri con l’ufficio tecnico municipale competente. La prima riunione è stata fissata per gli inizi della prossima settimana. Con l’obiettivo «di trovare una soluzione, magari inserendo un sistema di dossi e di illuminazione», precisa Messina. In attesa di riuscire a intercettare qualche bando dell’Unione europea che possa sostenere gli interventi di miglioramento di via Torrente Vallonazzo, lavori dall’alto costo. «Parliamo di diversi milioni di euro», sottolinea il sindaco. 

Che vaglia anche altre ipotesi per mettere in sicurezza la zona, come chiudere la strada anche ai residentiaumentare il controllo da parte dei vigili urbani. Interventi sui quali però sa già di avere le mani legate. «Si tratterebbe del cosiddetto cane che si morde la coda perché il Comune ha solo undici agenti della municipale per un territorio di 37 chilometri quadrati e, se chiudessi la strada, ci sarebbero intere famiglie che non potrebbero raggiungere le proprie abitazioni», sottolinea con amarezza Messina. Che conclude: «Ci troviamo nelle condizioni di dovere pagare la disattenzione delle amministrazioni di quegli anni».


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