Una voce maschile anonima sarebbe stata all'altro capo del telefono questa mattina. Quando gli anziani genitori del primo cittadino avrebbero ricevuto una chiamata intimidatoria. Gli uomini delle forze dell'ordine hanno immediatamente avviato le indagini. A ottobre 2014 due auto di Pippo Glorioso erano state incendiate
Biancavilla, intimidazione a sindaco Glorioso Telefonata ai genitori: «Tuo figlio finirà male»
Non c’è pace per il sindaco di Biancavilla Pippo Glorioso. Nella mattinata di oggi i genitori del primo cittadino hanno ricevuto una telefonata certamente non amichevole. «Tuo figlio finirà male», avrebbe detto dall’altra parte del telefono l’anonimo interlocutore. A quanto sembra si sarebbe trattato di una voce maschile. La telefonata ha scosso la coppia di anziani, che hanno allertato il figlio.
Glorioso ha avvisato i carabinieri della stazione locale, i quali hanno avviato le indagini. E hanno ascoltato i genitori e lo stesso sindaco. Gli investigatori stanno valutando proprio in queste ore le ipotesi possibili: o l’azione isolata di un balordo, oppure quella di una persona alla quale non piace l’attività amministrativa della giunta guidata da Pippo Glorioso. Lui, per il momento, ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione. E questa mattina si è presentato regolarmente al Comune, dove si è svolta una riunione di giunta.
Nell’ottobre del 2014 ignoti appiccarono il fuoco a due auto del sindaco biancavillese, posteggiate sotto casa del primo cittadino. Una in via Cristoforo Colombo e l’altra in via Gabriele D’Annunzio. La parte anteriore della Fiat Panda grigia è andata carbonizzata. Mentre l’altra auto, una Renault Modus nera parcheggiata di fronte al portone, è stata parzialmente danneggiata.
Si era trattato solo dell’ultimo episodio di una serie di fatti inquietanti che, in quei giorni, avevano surriscaldato l’ambiente. L’incendio alle auto fu collegato alle demolizioni di alcuni immobili abusivi su ordine della procura. Ma c’era in ballo anche la delicata vertenza che riguardava gli operatori ecologici della Dusty e il passaggio, con un nuovo appalto, a un’azienda diversa per il servizio della raccolta dei rifiuti.