Giovani campioni di casa nostra ai Mondiali 2008, disputati al Tupparello di Acireale. Unoccasione per accendere i riflettori su uno sport di cui di solito si parla solo in occasione delle Olimpiadi, per poi dimenticarsene per quattro anni
Scherma, medaglie doro siciliane
C’era tanta Sicilia nei Mondiali di Scherma 2008, a partire dal logo “Capitan Lumìa” rappresentato da un simpatico limone-spadaccino, passando per Acireale che ha ospitato la kermesse sportiva, fino ad arrivare al sorriso dei tre vincitori assoluti: il quindicenne Daniele Garozzo di Acireale (fioretto), la sedicenne Rossella Fiamingo di San Giovanni la Punta (spada) nella categoria cadetti; e il diciottenne Enrico Garozzo di Acireale (spada juniors). ‹‹Erano tre siciliani emozionati – hanno raccontato davanti alle telecamere un istante dopo la premiazione – nell’affrontare i compagni italiani in gara e per di più nella propria terra››.
Urla e abbracci, al Tupparello di Acireale la gente era in visibilio mentre Enrico diceva quanto fosse ‹‹splendido vincere un mondiale in casa propria. È come in un film, l’assalto finale però è stato duro. Un grazie al pubblico che non ha smesso di tifare per me››. ‹‹E’ stato emozionante – ha affermato Daniele (fratello di Enrico) – tirare davanti al pubblico della mia città, anche se la paura mi ha un po’ frenato››. E Rossella, l’unica donna a vincere: ‹‹Mentre cantavo l’inno nazionale mi è scappata anche qualche lacrima››.
Atleti giovani e teneri dunque, ma grintosi e con la voglia di vincere. Gareggiare e vincere senza, per ora, preoccuparsi della stampa. Anzi, ne erano quasi intimiditi. Questo “Tris d’oro” lo hanno reso possibile tre atleti che appunto sono un orgoglio, un orgoglio tutto siciliano. E che dire del calore di un pubblico che arrivando dritto al cuore dei tiratori in pedana li sosteneva?
Ha un sorriso dolce sulle labbra e un fare pacato, Rossella, la spadista neo-campionessa del mondo. L’abbiamo sottratta ai giornalisti tv per farle qualche domanda.
Perché hai scelto la scherma?
‹‹Anche io, come Daniele, ho un fratello più grande che tira di scherma. Lo guardavo allenarsi e ad un certo punto decisi. Avevo 8 anni quando abbandonai la ginnastica ritmica per una passione più forte (e lo diventa sempre di più): la scherma. Ovviamente quando iniziai gli allenamenti erano leggeri››.
E ora come è scandita la tua giornata?
‹‹Sveglia alle 7, vado a scuola, e alle 14:30 circa torno a casa. Pranzo e mi riposo un po’, alle 15:30 ho lezione di pianoforte fino alle 17. Da quest’ora alle 18 studio, poi vado nella palestra di scherma “Methodos” e mi alleno fino alle 21:30 (di solito 3 ore al giorno 5 volte a settimana). Dopo studio per portarmi avanti a scuola. E’ stancante tutto ciò, ma ne vale la pena. E il momento in cui stringi tra le mani una medaglia, se poi è un oro, ti ripaga di tutti i sacrifici››.
Le aspettative per questi Mondiali erano alte?
‹‹Sia i maestri sia gli allievi si aspettano soddisfazioni dalle gare, dopo tanto duro lavoro. Sono stata male, per l’influenza che mi ha costretta a casa un mese, ma fortunatamente il perfetto allenamento e la voglia di vincere mi hanno aiutata. E così dopo il primo posto agli Europei del 2007 e altre medaglie di rilievo è arrivato l’oro ai Mondiali di Acireale, tanto ambito. Sono felice. Ancora ogni tanto mi do un pizzicotto sulle guance perché ho paura sia un sogno››.
E invece il sogno è realtà…
‹‹Sì, sono soddisfatta ed è vero quando dico che vorrei ricominciare subito ad allenarmi, per me andare in palestra è una gioia. Però so anche di essere un po’ indietro con lo studio quindi mi prenderò una piccola pausa per recuperare a scuola››.
Una ragazza tutto fare Rossella: scuola (frequenta il Liceo Artistico di Acireale), scherma, pianoforte…
‹‹No, no. La scherma al primo posto. Per quanto riguarda l’arte, sì mi piace molto, infatti appena tornata dagli Europei in Serbia, in un tour de force di tre giorni, ho consegnato un progetto… ››.
L’alimentazione di un’atleta?
‹‹Per quanto mi riguarda molto equilibrata: proteine, carboidrati, niente fritture e non deve mai mancare l’insalata. Insomma un regime alimentare sano››.
Equilibrata come la scherma?
‹‹E’ uno sport che educa e che richiede tanta concentrazione››.
Ai giovanissimi che volessero intraprendere questa strada cosa consiglieresti?
‹‹Di prenderla seriamente, se vogliono raggiungere ottimi risultati››.
Una ragazza così impegnata riesce a coltivare le amicizie, ad avere una vita privata?
‹‹Sì, il sabato esco come tutti i ragazzi della mia età. Ho tanti amici nella scherma, tra questi Daniele ed Enrico, e si esce insieme quando non si è impegnati nelle gare››.
Il tuo dolce preferito?
‹‹Il Profiterole. Che fame! ››.
Una tua caratteristica?
‹‹La determinazione››.
A chi hai dedicato la vittoria?
‹‹Alla mamma, che mi aiuta anche nei compiti, a papà che mi accompagna alle gare, e ai maestri Giovanni Sperlinga e Gemma Coscarello che mi allenano. Mi sento fortunata ad avere una famiglia vicino che mi aiuta in tutto, dei maestri esigenti e degli amici e professori premurosi e comprensive››.
I prossimi obiettivi?
‹‹Migliorare sempre più e raggiungere altri traguardi di rilievo››.
Sperando che questa terra di grandi tradizioni schermistiche ci regali sempre campioni così.