Palermo Differenzia 2, servizio atteso da due anni Lapiana: «Entro marzo esteso a 130mila cittadini»

«Nel primo trimestre di quest’anno prenderà finalmente il via la seconda fase della raccolta differenziata porta a porta, raggiungendo altri 130mila palermitani». L’annuncio, per bocca dell’assessore comunale all’Ambiente Cesare Lapiana, arriva durante la conferenza stampa sulla discarica di Bellolampo, convocata in tutta fretta dal presidente della Rap Sergio Marino per smentire le accuse del Pd sulla cattiva gestione – o presunta tale – dell’impianto di trattamento meccanico biologico (Tmb). 

Un servizio che, complice un interminabile tira e molla tra il Comune e la Regione, la città aspetta da due anni. Inizialmente, infatti, la partenza era prevista per febbraio 2014. Un enorme ritardo che ha spinto il Movimento 5 stelle a minacciare a più riprese una denuncia alla Corte dei Conti per danno erariale. Adesso l’attesa sembra finita. Dopo l’approvazione del bilancio di previsione, il 16 dicembre scorso è stata indetta la gara per l’affidamento del piano di comunicazione (campagna pubblicitaria, affissioni e noleggio automezzi) per una spesa complessiva di 152mila euro più Iva. Ad aggiudicarsela è stata la ditta palermitana Prc Re Pubbliche Srl. «Siamo ormai alla fase di start up – dice Lapiana -. L’altro giorno abbiamo consegnato in usufrutto i kit e i mezzi alla Rap. A breve partiremo con il piano di comunicazione ed entro tre mesi assicureremo il servizio ad altri 130mila cittadini. Altrimenti – scherza l’assessore – il sindaco caccia me e Marino…». 

Anche in questo caso i tempi sono stati dilatati dalla burocrazia, ma il presidente della Rap torna a difendere la sua azienda: «Dopo la gara, la Regione ha ricevuto i mezzi a giugno e ha effettuato il collaudo tra luglio e settembre, mentre la consegna al Comune è avvenuta soltanto a ottobre. Il potenziamento della differenziata è fondamentale anche per il Tmb, perché l’impianto è stato progettato per una capacità di 750 tonnellate al giorno, mentre Palermo produce mediamente 950 tonnellate. Puntiamo sulla seconda fase del porta a porta – conclude – per far crescere la differenziata dal 9 al 20-25 per cento e ridurre così la portata dei rifiuti che l’impianto deve trattare». 

I DATI. Il progetto è stato finanziato con 12 milioni di euro di fondi Fas. I mezzi acquistati sono 70 per 130mila abitanti, 50mila famiglie e oltre 5.500 esercizi commerciali in cinque quartieri: fra questi 4 autocompattatori da 15 metri cubi, 5 da 23 metri cubi, 6 da 25 metri cubi, 3 da 27 metri cubi, 3 da 30 metri cubi, 1 da 10 metri cubi, e poi spazzatrici, 37 autoveicoli con allestimento a vasca e cassoni scarrabili. I kit sono composti da 13mila bidoni da 360 litri, 13mila da 240 litri; 198mila secchielli da 30 litri, 50mila da 20 e 50mila da 10, un centinaio di campane per il vetro e sacchi di plastica da 80 litri (630 mila). I quartieri coinvolti sono Romagnolo e Settecannoli compreso Corso dei Mille (quasi 40mila abitanti), il centro storico (28.600), Borgo Vecchio (7.600), l’area dal Politeama al Massimo (23mila) e Strasburgo (20mila). Le prime bozze del piano di comunicazione parlano di adesivi, lettere ai residenti e brochure (anche in inglese, cinese e arabo). Per distribuire il materiale potrebbero essere coinvolte le associazioni ambientaliste. 


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