Le promesse del sindaco Leoluca Orlando per il 2016 Il passante ferroviario, il nuovo stadio e … le Ztl

«Mi aspetto che crescano le cose che non si vedono, che sono le più importanti: l’amore di tutti, che cresca il rispetto, che cresca l’impegno e che la si finisca di pensare che i problemi li debba risolvere qualcuno diverso da noi. Se ognuno fa la propria parte, palermo diventerà una città sempre migliore». Con queste parole il sindaco Leoluca Orlando rispondeva, poco dopo la mezzanotte di capodanno, a chi gli chiedeva cosa si augurasse per il 2016. Aspettative importanti quelle del primo cittadino, tanto quanto quelle che i palermitani nutrono nei confronti dell’amministrazione, chiamata a cimentarsi con l’ultimo anno di governo prima delle amministrative, previste per la primavera del 2017.

Dopo un 2015 che si è concluso con l’archiviazione di alcuni importanti successi, su tutti il tram, che da qualche giorno sferraglia regolarmente per le vie cittadine e calato il sipario su alcuni propositi tanto ambiziosi quanto poco credibili, tra cui il mega acquario che sarebbe dovuto sorgere alla Bandita, anche l’anno che verrà, negli annunci del sindaco, promette di essere all’insegna della mobilità. C’è da portare a termine il passante ferroviario, incompiuta eredità dell’anno appena passato, che questa volta, dopo ritardi e proroghe dei lavori, dovrebbe vedere finalmente la luce, così come le stazioni in centro. Centro che potrebbe essere non più solo lambito, ma anche attraversato dal tram, secondo quanto dichiarato dallo stesso Orlando al momento dell’inaugurazione delle nuove linee. Solo il tempo potrà dire se quanto affermato dal sindaco corrisponderà al vero o se sarà stata una semplice boutade. Più difficile, invece, il completamento dell’anello ferroviario. Allo stato dei fatti sembra molto difficile che possa accadere entro la scadenza del dicembre 2016. Dai mezzi pubblici alla mobilità sostenibile: sono oltre cento i chilometri di nuove piste ciclabili previsti. 

Prosegue la guerra alle automobili in centro. Già, perché anche le tanto discusse Ztl sono state presentate come una promessa, quella di allontanare lo spauracchio dell’impennata dei livelli di inquinamento, costante presente in molte grandi città italiane, e mantenere più pulita l’aria. Ed è sempre con questo spirito che verranno effettuate nuove pedonalizzazioni. La chiusura alle auto di via Maqueda sarà estesa a tutto il giorno e non ristretta ad alcune ore, saranno apportate delle migliorie all’area pedonale di Corso Vittorio Emanuele ed è previsto anche un prolungamento fino al mare dell’isola pedonale di Via Principe di Belmonte.

Sarà riaperto, anche se solo in parte, parco Cassarà. Dopo lo scandalo dell’amianto sotterrato, che ha portato alla chiusura dell’intera area da parte della magistratura,  entro i primi mesi del 2016 sarà riaperta almeno quella fetta ritenuta meno a rischio del polmone verde sottratto alla cittadinanza quasi due anni fa. Tiene ancora banco la questione relativa allo stadio. Dopo le diatribe tra il Comune e la società rosanero per stabilire quale luogo fosse più indicato per costruire la nuova casa del Palermo Calcio, con Palazzo delle Aquile che spingeva perché la società di Zamparini mantenesse l’impegno di riqualificare il velodromo sostituendolo con la nuova struttura, il 2015 potrebbe essere finalmente l’anno in cui inizieranno i lavori. E i tanti sportivi palermitani sperano anche che i 25 milioni di euro del piano per gli impianti sportivi non finiscano sprecati.

E in fine una delle promesse più attese, la diminuzione delle tasse. Dopo l’approvazione dello schema di di bilancio di previsione, Orlando e Abbonato, l’assessore al Bilancio, hanno dichiarato di voler dare alla cittadinanza «segni tangibili di riduzione delle pressione fiscale. Nel complesso, tra le voci di spesa previste dallo schema e che ammontano complessivamente a 1,359 miliardi di euro, si evidenzia una costante riduzione di quelle destinate al personale. In virtù di un percorso, già iniziato per cui entro il 2016 non ci saranno più lavoratori a contratto a tempo determinato. Il riferimento è ai 54 in scadenza il 31 dicembre e ai 700 circa per i quali abbiamo firmato il contratto sino al 2019». E sempre a proposito di personale, ci sarà da risolvere una questione che da tempo resta in sospeso, quella della mobilità orizzontale dei dipendenti tra le diverse società partecipate dal Comune. In pratica la possibilità di trasferire personale da una partecipata all’altra, quando necessario, risolvendo così da un lato il problema degli esuberi, e dall’altro quello dell’impossibilità di effettuare nuove assunzioni per coprire i posti rimasti scoperti.


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