I poliziotti appartenenti all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, si sono recati in via Santicelli per effettuare il controllo ad un arrestato domiciliare. Giunti sul posto, in aperta campagna, ed effettuato l’accertamento, l’attenzione degli agenti è stata attirata da un odore particolarmente acre, che fin da subito hanno associato alla sostanza stupefacente. la piantagione rinvenuta era alimentata da un allaccio abusivo
Coltivazione, fabbricazione e detenzione di marijuana Arrestato un palermitano in possesso di 46 piantine
E’ ritenuto responsabile del reato di coltivazione, fabbricazione e detenzione di sostanza stupefacente verosimilmente del tipo marijuana; inoltre, lo stesso, è stato denunciato in stato di libertà per il reato di furto di energia elettrica. per questo la polizia di stato ha arrestato Matteo Di Simone, palermitano di 38 anni
I poliziotti appartenenti all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, si sono recati in via Santicelli per effettuare il controllo ad un arrestato domiciliare. Giunti sul posto, in aperta campagna, ed effettuato l’accertamento, l’attenzione degli agenti è stata attirata da un odore particolarmente acre, che fin da subito hanno associato alla sostanza stupefacente del tipo marijuana.
Dopo avere chiesto l’ausilio di altre pattuglie, i poliziotti hanno setacciato i terreni adiacenti e gli edifici della zona, fino a quando hanno notato, all’esterno di un fabbricato rudimentale, il motore di un condizionatore d’aria ed un tubo nero per l’irrigazione, che li ha insospettiti circa la possibilità che in quell’ambiente potesse essere coltivata della sostanza stupefacente.
Gli accertamenti eseguiti hanno permesso di rintracciare la persona che aveva nella disponibilità il fabbricato e di scoprire all’interno dell’immobile, 46 piante presumibilmente di marijuana, dell’altezza media di 80 cm, tredici vasi di terra con la radice degli arbusti recisa e tutto l’impianto per la crescita delle piante, costituito da dieci lampade con relativi reattori, tre areatori, un deumidificatore e un recipiente di fertilizzante.
Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro. Tramite i verificatori dell’Enel, fatti intervenire, si è potuto appurare, inoltre, come la piantagione fosse alimentata da un allaccio abusivo, realizzato bypassando il contatore Enel.
Alla luce di quanto emerso, Di Simone è stato arrestato, e denunciato in stato di libertà anche per il reato di furto di energia elettrica. ‘Luomo è stato portato al carcere Pagliarelli, in regime di vita comune.