Il corpo di Natale Pedalino, 66enne, è stato ritrovato ieri notte sul ciglio di una strada di campagna. La scena del crimine lascia ipotizzare che l'omicidio si sia consumato nello stesso luogo e che la vittima abbia cercato di difendersi. Le indagini si concentrato su una persona. Guarda la foto
Paternò, uomo ucciso con trenta coltellate Corpo lasciato in strada, fermato un sospetto
Trenta coltellate all’addome e al torace. E il corpo abbandonato sul ciglio di una strada di campagna che attraversa contrada Cotoniera, a Paternò. I carabinieri, allertati da una segnalazione anonima, ieri notte hanno ritrovato in queste condizioni il cadavere di Natale Antonio Pedalino, disoccupato 66enne. Gli uomini delle forze dell’ordine hanno fermato un sospetto, che è stato interrogato già nella tarda serata di ieri.
Le indagini per omicidio, coordinate dal magistrato Fabrizio Aliotta, al momento escludono il collegamento del delitto con gli ambienti criminali e starebbero stringendo il cerchio dei sospettati attorno a una sola persona.
Il 66enne, che di tanto in tanto svolgeva dei lavoretti nelle campagne di Paternò, sarebbe stato ucciso nello stesso luogo del suo ritrovamento. Dove sarebbe stato accompagnato. La zona è poco abitata, particolare che aggiunge al quadro investigativo la concreta ipotesi che la vittima si trovasse sul posto per un appuntamento, circa alle 17.30 del pomeriggio: l’orario stimato del delitto.
Dalle ferite sulle mani del cadavere, inoltre, gli investigatori sono orientati a credere che il 65enne abbia cercato di difendersi dall’aggressione che l’ha poi portato alla morte. Mentre le indagini delle forze dell’ordine proseguono, sulla pista dell’omicidio d’impeto, il corpo dell’uomo si trova all’obitorio dell’ospedale Cannizzaro in attesa dell’autopsia.