Bilancio metà mandato, la sedia vuota di Bianco Caserta: «Il sindaco accetti un confronto diretto»

«Non stiamo aspettando nessun altro. La sedia vuota, va da sé, è quella del sindaco Enzo Bianco». Il bilancio della prima metà del mandato del primo cittadino è stato fatto senza il primo cittadino. Convitato di pietra di un salotto voluto da Maurizio Caserta, ex candidato sindaco, docente a Economia e presidente dell’associazione Officine siciliane, che organizzava l’incontro. Un dibattito vivace, al quale hanno preso parte il deputato regionale Nello Musumeci, la deputata nazionale Giulia Grillo (M5s), il consigliere comunale Niccolò Notarbartolo (Pd) e Matteo Iannitti (Catania bene comune). Tutti raccolti attorno alla poltrona che avrebbe dovuto essere occupata da Bianco. Che, però, sembra sia stato trattenuto in Inghilterra da alcuni impegni istituzionali. «Ci è stato detto che eravamo colpevoli di maleducazione istituzionale – afferma il giornalista Fabio Tracuzzi, moderatore degli interventi – Abbiamo protocollato la richiesta due settimane fa. E nessuno ha mai risposto».

La replica del sindaco forse arriverà il 16 gennaio, quando è stata fissata una conferenza al centro direzionale di San Leone, fresco d’inaugurazione. «Certo, sarebbe bello che l’amministrazione accettasse un confronto in un contesto non protetto – sostiene Caserta – Ed è questa la nostra proposta: inaugurare una sorta di question time durante il quale potersi confrontare. E poter fare delle domande». Perché quelle dell’appuntamento di Officine siciliane sono rimaste tutte al condizionale: «Se il sindaco fosse qui, gli chiederei…». Argomento principe dei quesiti di tutti è stata l’approvazione del bilancio preventivo 2015 del Comune di Catania. Tanto più attuale dopo che, nei giorni scorsi, si è insediato il commissario mandato dalla Regione. E, soprattutto, alla luce dell’ordinanza della Corte dei conti che dà a Palazzo degli elefanti 45 giorni di tempo per inviare un lungo elenco di documenti. Pena il dissesto. «Dobbiamo pensare che il futuro possa essere più nero di prima?», continua Maurizio Caserta.

«Penso che la risposta sia sotto gli occhi di tutti – interviene la deputata pentastellata Giulia Grillo – La città è in condizioni pietose, per non dire peggio. Non si trovano i soldi per fare qualcosa. Del resto, che possiamo aspettarci? Non si trovano nemmeno i documenti da inviare alla magistratura contabile». A mancare sono i rilievi che attestino come il Comune intenda ripianare gli oltre 29 milioni di euro di disavanzo che pesano sulle sue casse. E che mostrano al capoluogo etneo lo spettro del default. «Dobbiamo capire che il fallimento di Enzo Bianco è, per la verità, il fallimento di tutta Catania», dice Matteo Iannitti. Chi invece preferisce non parlare di «fallimento» è Nello Musumeci. Che premette «un certo disagio nel parlare in assenza di chi dovrebbe replicare». Ci vogliono pochi minuti, però, prima che l’onorevole regionale dia comunque la sua versione della sindacatura in corso: «Enzo Bianco soffre del complesso della comparazione, ma non può pretendere di essere il sindaco che è stato 20 anni fa».

Il riferimento, com’è ovvio, è alla sbandieratissima primavera catanese. Quella dei caffè concerto e della Milano del Sud. «Io non riesco a guardare al passato solo come a un tempo felice – afferma Niccolò Notarbartolo – Perché se siamo in queste condizioni oggi è anche perché prima le cose non sono andate tutte in modo brillante». Unico rappresentante della maggioranza – «troppo critico, secondo qualcuno» – l’esponente del Pd cittadino parla anche di «un certo malcontento da parte dei consiglieri, che si devono rapportare con il proprio elettorato e che non sono stati ancora chiamati a votare delibere importanti di valore politico». Almeno fino a questo momento. Il motivo di questa lentezza è un’altra delle domande che aleggiavano in sala. Tutte rimaste senza soluzione.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]