Tra gli arrestati anche un'altra dipendente dell'assessorato regionale alla Famiglia e Lavoro: avrebbe favorito al collega, Vito Gambino, la Poste Pay sulla quale l'uomo riceveva le mazzette nell'ambito del sistema messo in piedi per fare entrare in Italia extracomunitari irregolari
Golden Circus, l’inchiesta si allarga In manette altre quattordici persone
C’è anche un’altra dipendente regionale tra i nuovi quattordici arresti effettuati dalla polizia nel seguito dell’operazione Golden Circus. Le indagini avevano portato alla luce un ingegnoso sistema che, vertendo su una falla all’interno di una legge regionale, in contrasto con la normativa nazionale, aveva portato in Italia oltre 500 cittadini stranieri, per lo più provenienti da India, Bangladesh e Pakistan, per farli lavorare, ma solo ufficialmente, come artisti nei circhi. Delle quattordici persone finite in manette dieci sono italiane.
Anna Maria Mantione, la dipendente regionale dell’Ufficio speciale lavoratori extracomunitari dello spettacolo finita in manette in questa nuova tranche dell’operazione è una collega di Vito Gambino, il regionale arrestato nella prima operazione condotta dalla Squadra Mobile di Palermo lo scorso 10 novembre. La donna è chiamata a rispondere di favoreggiamento per avere dato a Gambino l’utilizzo di una Poste Pay, intestata alla figlia di Mantione, dove fare transitare le mazzette in maniera più sicura. Nei giorni scorsi durante l’interrogatorio lo stesso Gambino aveva ammesso di avere ricevuto denaro per regolarizzare le posizioni di numerosi clandestini. Gli arresti sono stati compiuti anche nelle province di Trapani, Agrigento, Salerno, Foggia, Lecce, Roma, Pesaro, Milano, Varese e Latina e hanno riguardato ancheta, anche due commercialisti, Salvatore D’Antona e Gaetano Pappalardo, consulenti, rispettivamente a Trapani e Salerno, di numerosi circhi. Coinvolto anche Giuseppe Bivona, titolare di una struttura ricettiva di Agrigento.