Nicola lo conoscono tutti come il guardiano della Camera di commercio. Ma dopo il lavoro, la passione lo porta a intagliare vecchi fusti d'olio, scarti industriali e materiale da buttare per creare sedie, tavoli e piantane. Esposti anche in pubblico. «Dare nuova vita alle cose dà grandi soddisfazioni». Guarda le foto
Messina, il custode artista del riciclo Gli arredi per la casa da oggetti scartati
Bidondolo, Bidondolina, Margherita, Diabolika, Lino e Lucia. Sono i nomi delle creazioni di Nicola Spanò, quarantenne messinese, custode della Camera di Commercio con la passione per l’arte del riciclo. «Nasce da piccolo, quando trasformavo oggetti in disuso in piccoli giocattoli, avevo la possibilità di dare libero sfogo alla mia fantasia». E oggi, nelle ore libere dal lavoro, coltiva il suo hobby realizzando per sé e per i suoi amici arredi e complementi come pezzi unici artigianali.
«L’arte del riciclo è entusiasmante – spiega Spanò –, dare vita a nuovi oggetti partendo da quelli originari mi dà grande soddisfazione». Filo conduttore delle sue creazioni è la trasfigurazione dell’oggetto originario fino a farne diventare altro per forma e funzione, pur mantenendo la riconoscibilità originaria. Ecco, allora, che un fusto per oli, sapientemente intagliato e con l’aggiunta di inserti in legno provenienti da scarti industriali, diventa un accattivante elemento di arredo e relax, evocando le vecchie sedie da barbiere con, in più, la possibilità di dondolarsi. Questa è la Bidondola. Un po’ per scherzo è nata Bidondolina: una Bidondola in miniatura con annessa una piccola lampada.
«I nomi nascono spesso da scambi di opinione con amici e parenti che sono stati i miei primi estimatori – prosegue l’artista -, loro mi hanno spinto ad esporre. E quest’estate per la prima volta ho portato le mie opere al castello di Spadafora, dove era in corso una mostra sull’arte del riciclo». Continuando con le opere c’è anche Margherita, una sedia realizzata artigianalmente con il riciclo sempre di un fusto di oli intagliato e di scarti industriali di legno. Per fare compagnia a Margherita, Spanò ha realizzato anche Lino: un tavolino realizzato sempre con un fusto con sopra un vetro. Diabolika, invece, è una poltrona nata da materiali di risulta e decoupage che prende questo nome perché foderata con i fumetti di Diabolik. L’ultima realizzazione è la piantana Lucia. Attualmente le creazioni di Spanò sono esposte all’auditorium Monsignor Fasola.
A proposito di riciclo, a Messina il Comune ha promosso i progetti Eco baratto e la Banca del Tempo. Chi vorrà potrà portare gli oggetti che non usa più nelle isole ecologiche di Pistunina e barattarli con altri.