A causa di un contenzioso tra Comune e proprietari del terreno, per due decenni l'ente non ha potuto portare a termine la costruzione della struttura. Nel frattempo i diversamente abili sono stati seguiti in edifici privati. Soddisfatto il sindaco Mangano: «La parola fine a una storia di cattiva amministrazione»
Paternò, apre il centro diurno per disabili Inaugurazione 22 anni dopo inizio dei lavori
Dopo 22 anni dalla posa della prima pietra apre il centro diurno per disabili di Paternò in viale dei Platani, nel quartiere Ardizzone. Un percorso molto lungo quello che ha portato, dopo oltre un ventennio di attesa, alla consegna alla comunità paternese della struttura costata oltre 250mila euro. Edificio iniziato e mai ultimato, in quanto l’amministrazione comunale dell’epoca non effettuò alcun esproprio del terreno, giungendo a un accordo con i proprietari del terreno da regolarizzare successivamente. Tutto ciò non avvenne e in questi anni si sono sviluppati una serie di contrasti e diatribe legali tra l’ente comunale e i proprietari, i quali agirono per via legale chiedendo oltre un milione di euro.
L’amministrazione comunale guidata da Mauro Mangano per il recupero del centro ha raggiunto un accordo bonario consistente in 300mila euro destinati all’esproprio del terreno dove sorge l’edificio. Per renderlo operativo il Comune ha speso altri 100mila euro, necessari per effettuare alcuni lavori come la realizzazione della strada d’accesso alla struttura, l’allaccio alla fognatura e il completamento dei locali.
«In soli due anni e mezzo, e mentre affrontavamo anche altre emergenze, siamo riusciti dove altre amministrazioni per ben vent’anni hanno fallito», evidenzia l’assessore ai lavori pubblici, Carmelo Palumbo. «Nonostante le poche risorse a disposizione, siamo riusciti a riaprire il centro d’aggregazione per minori di viale Kennedy e adesso anche quello per disabili, due strutture che daranno i loro frutti non solo nell’immediato, ma anche nel futuro».
Soddisfatto il sindaco Mangano, il quale evidenzia la leggerezza con cui in passato è stata affrontata la questione, che ha portato l’ente comunale a sborsare per anni diverse decine di migliaia di euro di affitto in edifici privati, pur di mantenere aperto il centro di aggregazione diurno per disabili. «Nell’arco di questi 20 anni il centro ha trovato ospitalità in diversi locali, persino privati, per poi trasferirsi stabilmente nelle strutture comunali di Casa Coniglio. Finalmente – prosegue – mettiamo la parola fine a una storia di cattiva amministrazione». Il primo cittadino sottolinea che «Paternò è una delle poche realtà in cui il Comune garantisce la presenza di centri di ritrovo dedicati ai disabili e agli anziani, offrendo dei servizi importantissimi per la comunità. Avere adesso dei locali più adeguati ci permetterà di migliorarli».
Un servizio importantissimo, quello svolto dai volontari del centro diurno per diversamente abili, che viene frequentato soprattutto da utenti maggiorenni, circa una trentina, che trovano un punto di riferimento stabile una volta terminata l’età scolare. «L’apertura del centro di viale dei Platani rappresenta un grande traguardo – dice l’assessore ai Servizi sociali Salvo Galatà – si tratta infatti di una struttura d’eccellenza che in molti ci invidiano. Tengo inoltre a sottolineare che in tutti questi anni, sia come amministratori che come semplici cittadini, abbiamo avuto modo di toccare con mano l’importanza e il valore della diversità, un elemento che arricchisce la nostra comunità».