Per stamane era previsto un incontro ma, dopo oltre un’ora e mezza di attesa, la dirigenza non si è presentata e «così abbiamo abbandonato il tavolo». L’azienda ha fissato un nuovo appuntamento per il 2 ottobre. L’appello al Prefetto «di farsi parte attiva con i vertici e il Comune per individuare soluzione
Rap, proclamato stato di agitazione Sindacati: «Ignorati temi vertenza»
I lavoratori della Rap sul piede di guerra. Oggi i sindacati annunciano lo stato di agitazione, preso atto che appare chiara la volontà dei vertici Rap di «calpestare e mortificare le prerogative sindacali» mentre è evidente la strategia societaria di «prendere tempo per non affrontare le problematiche strutturali della società». Per Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fiadel, Ugl, Filas, restano ancora sul tavolo le questioni centrali della vertenza: la solidità economico-finanziaria dell’azienda, i percorsi di riorganizzazione aziendale, la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro che continua ad essere “eufemisticamente” precaria, l’assenza dei dispositivi di sicurezza, e del materiale di lavoro e di pulizia, il mancato corretto inquadramento del personale.
E ancora, la trasformazione dei part-time a full-timenonostante l’uso dello straordinario, che ha già sforato la somma di 300 mila euro, l’avvio del trattamento meccanizzato biologico di Bellolampo, l’avvio del secondo step della raccolta differenziata e il potenziamento del parco mezzi. Per stamani era previsto un incontro con la dirigenza, l’ennesimo convocato dai vertici nonostante ormai da più di un anno le relazioni industriali avvengono a tavolo separato, da un lato le parti sociali stipulanti, firmatarie del contratto nazionale di lavoro del settore e numericamente le più rappresentative, dall’altro le altre organizzazioni. «La dirigenza, dopo oltre un’ora e mezza di attesa non si è presentata – si legge ancora nella nota – abbiamo così abbandonato il tavolo».
L’azienda ha convocato un nuovo tavolo unitario e con ordine del giorno diverso per il prossimo 2 ottobre. Da qui l’appello al Prefetto di Palermo «di farsi parte attiva presso la Rap e l’amministrazione comunale di Palermo nella qualità di socio unico, al fine di istituire un tavolo di confronto prefettizio di relazioni industriali autorevoli, serie e proficue per evitare che la violazione del diritto sindacale e del diritto contrattuale di far valere le istanze dei lavoratori e di tutelare la loro salute e mantenere i posti di lavoro anche attraverso la indizione di regolari e legittime assemblee, possano far ricadere la città in problematiche igienico-sanitarie». I sindacati di Rap concludono con «l’auspicio è che l’azienda dimostri senso di responsabilità e attaccamento alla città».