Al festival dovrebbero andare novemila euro sui 32mila richiesti come co-finanziamento. Ma gli organizzatori non hanno ricevuto nemmeno la quota ottenuta lo scorso novembre dal progetto di valorizzazione della creatività urbana. Prosegue intanto l'organizzazione dell'evento da cento spettacoli a sera
Ursino buskers, il Comune finanzia solo un giorno E Gammazita attende ancora i fondi del bando Pari
Un
cofinanziamento che coprirebbe metà delle spese di un solo giorno di evento. È quanto dovrebbero ricevere dal Comune di Catania gli organizzatori del festival di arti di strada Ursino buskers per la seconda edizione, dal 18 al 20 settembre. «La richiesta che avevamo avanzato era di 32mila euro», racconta Daniele Cavallaro, uno dei componenti dell’associazione Gammazita, che organizza la manifestazione. «Ci hanno detto che destineranno un residuo di finanziamento dall’Estate catanese, poco meno di novemila euro».
Ma da palazzo degli Elefanti
si attende ancora un altro bonifico, quello di diecimila euro legato al bando Pari vinto lo scorso novembre – tra gli altri – anche dal gruppo che propone la valorizzazione della zona del Castello Ursino. Fondi che gli animatori di Gammazita hanno anticipato, destinandoli alla creazione della piazza dei Libri e agli eventi collegati. Adesso, però, a due settimane dall’avvio di Ursino buskers, l’esigenza è quella di coprire le spese, soprattutto quelle di viaggio degli artisti che realizzeranno cento spettacoli al giorno. Finora a sostenere concretamente il festival sono stati i cittadini, che hanno fatto salire al 32 per cento la quota di donazioni raccolte attraverso la piattaforma di crowdfunding Laboriusa.
Altra richiesta che ancora attende risposta è quella dell’affidamento temporaneo dell’ex cinema Midulla, in via Zuccarelli, da anni in stato di abbandono. «La domanda di utilizzo parte dal 3 settembre, ormai abbiamo superato il termine», sottolinea Cavallaro. La struttura avrebbe dovuto diventare un centro culturale comunale, mai utilizzato. Un anno fa l’amministrazione ha pensato di ospitare al suo interno i bambini dell’orchestra giovanile Falcone-Borsellino, ma anche questa è stata una soluzione mai attuata. I componenti di Gammazita nella loro richiesta agli uffici comunali hanno spiegato di voler realizzare dei «corsi di circo sociale per i bambini del quartiere San Cristoforo dove già operiamo da più di un anno, dando loro l’opportunità di scoprire e imparare discipline nuove e di vivere a contatto con gli artisti».
Nonostante l’incertezza, i volontari continuano a lavorare al programma di Ursino buskers e a tutte le attività correlate. Chiuse le adesioni degli artisti – 60 compagnie e 15 ospiti internazionali -, si organizzano gli spazi che ospiteranno la tre giorni di festival. «Avremo otto aree tematiche in altrettanti punti diversi della zona. Verranno chiusi al traffico 15mila metri quadrati di tessuto urbano», prosegue Daniele Cavallaro. Per permettere ai catanesi di raggiungere facilmente il centro, «abbiamo chiesto due linee di autobus da viale Mario Rapisardi e da piazzale Sanzio, quelli che vorremmo chiamare buskers bus». Due navette gratuite, attive fino alle 2 di notte, «per permettere alle famiglie di raggiungerci. Il festival – conclude Cavallaro – si terrà proprio nella settimana europea della mobilità sostenibile. Ci sembra una soluzione in tema».