Una cinquantina di ragazzi hanno bloccato per mezz'ora gli ingressi del Polo didattico in viale delle Scienze, sede delle prove di accesso ai corsi di laurea di Professioni sanitarie. Dito puntato anche su una formazione «sempre più inaccessibile a causa dei suoi costi»
Blitz studenti medi e universitari «Test d’ingresso furto legalizzato»
Blitz degli studenti universitari e medi stamani nella cittadella universitaria. Una cinquantina di ragazzi appartenenti al Collettivo universitario autonomo e al Coordinamento studenti medi ha bloccato per mezz’ora gli ingressi del Polo didattico in viale delle Scienze, sede delle prove di ammissione ai corsi di laurea di Professioni sanitarie. «Il blocco di oggi – spiega Federico Guzzo – è un’azione simbolica. L’obiettivo è manifestare l’opposizione degli studenti ai test d’ingresso, per noi un vero e proprio furto legalizzato che ogni anno nega il diritto allo studio di migliaia di giovani neo diplomati e non».
Così dopo aver “conquistato” lo spazio antistante l’edificio hanno esposto due striscioni con su scritto: “Diritto allo studio negato. Test d’ingresso furto legalizzato” e “Dei nostri soldi ne avete piene le tasche!”. Dopo aver spiegato al megafono le ragioni della protesta i manifestanti hanno realizzato una video inchiesta mettendo insieme le opinioni degli aspiranti studenti universitari nei confronti di quello che per molti è «un vero e proprio incubo». Dito puntato su una formazione universitaria «sempre più inaccessibile a causa dei suoi costi».
«Crediamo che questi test – dice ancora Guzzo – siano in realtà strumenti di un business di mercato e di logiche di profitto in cui a guadagnarci sono, da una parte, le costosissime scuole di preparazione e dall’altra le casse dell’ateneo: infatti l’iscrizione ad ogni prova di ammissione prevede il pagamento di ben 55 euro».