L'aggressione a una commessa e a un negoziante in un bar in piazza Giulio Cesare da parte di un cittadino ghanese riaccende le polemiche. Per il sindacato autonomo di Polizia «sarebbe potuta terminare in una tragedia». Un episodio non isolato in una zona, quella Oreto-Stazione, che è diventata «quasi una giungla fuori dal controllo delle forze dell’ordine e dello Stato»
Palermo violenta: rapine, assalti e risse Consap: «È allarme sicurezza in città»
Una città che si scopre ogni giorno più violenta. Per la Consap, la Confederazione sindacale autonoma di Polizia, è allarme sicurezza a Palermo. Aggressioni, rapine, risse. Un crescendo di microcriminalità su cui il sindacato aveva già puntato il dito lo scorso 1 agosto. L’occasione era stata l’assalto armato a un furgone portavalori nei pressi di un ufficio postale in Corso dei Mille. Una rapina da 100mila euro con tanto di conflitto a fuoco che aveva portato la Consap a denunciare nuovamente il «lento abbandono del controllo del territorio» e la situazione delle volanti, che hanno «un parco macchine che funziona per meno di metà, che ogni anno devono penare pure per avere le divise e che sono sostanzialmente sotto organico per le reali necessità della città».
L’aggressione a una commessa e a un negoziante in un bar in piazza Giulio Cesare da parte di un cittadino ghanese, nei pressi della stazione centrale, riaccende le polemiche. Perché per la Consap «sarebbe potuta terminare in una tragedia». Un episodio non isolato in una zona, quella Oreto-Stazione, che è diventata «quasi una giungla fuori dal controllo delle forze dell’ordine e dello Stato». Un’ampia parte del centro storico che versa in uno stato «di degrado e di illegalità diffusa, ma anche di sporcizia e abbandono». Una vasta area della città che sempre più spesso si trasforma in una zona franca.
«Da quasi due anni – denuncia la Consap – nessuna delle 80 telecamere di sicurezza poste all’interno della Stazione centrale funziona, con buona pace di viaggiatori e di passanti». Un allarme acuito per il sindacato autonomo di polizia dall’aumento «fortissimo» di immigrati. «A metà giugno, a meno di un chilometro da questo tentato accoltellamento, un senegalese prese a bastonate prima i passanti e poi un carabiniere, costretto in ospedale con 25 giorni di prognosi». Certo, gli immigrati «non sono il problema della città», ma in una «metropoli piena di difficoltà» un flusso migratorio «massiccio e incontrollato» rischia di rendere «ancora più ingestibile la città».
Un rischio per Igor Gelarda, segretario provinciale di Palermo della Consap, reso più concreto dall’ipotesi di declassamento (da dirigenziale a direttivo), avanzata dal dipartimento della Pubblica sicurezza, del commissariato Oreto-Stazione. «Una mossa che significa di fatto depotenziare e togliere importanza a uno dei commissariati cardine di tutta la città di Palermo, il cui territorio va dal mercato di Ballarò a parte del circuito Unesco, alla stazione centrale». Una scelta che potrebbe portare in futuro anche ad una diminuzione di uomini e mezzi. Anche se il questore Guido Longo nei giorni scorsi aveva escluso ogni riduzione di organico.
Rassicurazioni che non avevano convinto neppure il Movimento dei poliziotti. «Siamo pronti a fare battaglia e a scendere in piazza se è necessario insieme ai cittadini di Palermo – aveva detto Vittorio Costantini, segretario nazionale di MP – non abbiamo alcuna intenzione di accettare decisioni che arrivino dall’alto. Non ci stiamo ai giochi di potere e non vogliamo avallare scelte che consideriamo inopportune e scellerate, giustificate da argomenti legati a pseudo risparmi e razionalizzazione delle risorse».
«Non possiamo che restare inorriditi e temere per la sicurezza dei nostri concittadini – aggiunge Gelarda -. Qui bisogna, piuttosto, potenziare al massimo e subito i commissariati di Polizia, che rappresentano il vero baluardo per la sicurezza su strada, specialmente in una zona come il centro storico di Palermo. La nostra speranza – conclude ironico – è che il prossimo giubileo straordinario venga indetto a Palermo, così vedremo arrivare nuovi poliziotti, nuovi mezzi e strumenti per difendere questa povera città».