Aveva cominciato a picchiarla la sera prima. Ma lei aveva scelto di non denunciarlo. Fino a quando l'indomani mattina l'aggressione non si è fatta ancora più violenta, provocandole diverse lesioni al volto e lividi al collo e a un braccio. I carabinieri, avvisati dai vicini, hanno fatto irruzione e arrestato l'uomo
Caltagirone, calci e pugni alla compagna Arrestato D. B., 32 anni, di origini romene
Le lenzuola zuppe di sangue. È quanto resta tra le prove raccolte ieri mattina dai carabinieri in un appartamento di Caltagirone. Dove un uomo, D. B., 32 anni, di origini romene, ha picchiato con violenza la compagna, una connazionale di 31 anni. La donna, visitata dai medici dell’ospedale calatino, ha riportato un «trauma alla regione nasale con infrazione dell’apice delle ossa nasali, escoriazioni al collo sinistro e al braccio destro, un trauma al labbro superiore con contusione ed escoriazione della mucosa interna». Con una prognosi di circa venti giorni. Una violenza annunciata da un’altra aggressione, consumatasi la sera prima, sembra a causa della gelosia morbosa da parte del compagno.
Dopo le botte dell’altro ieri sera, la donna era andata al pronto soccorso ma aveva deciso di non sporgere denuncia. Durante la notte, però, l’alcool bevuto dal compagno non ha fatto altro che peggiorare la situazione, sfociando in una nuova aggressione con calci e pugni la mattina dopo. I vicini, sentendo le urla della vittima, hanno avvisato i carabinieri. I quali, dopo aver sfondato la porta di casa, hanno soccorso la donna, trovata con il volto completamente insanguinato, e arrestato il compagno.
La 31enne, infatti, dopo aver raccontato ai familiari di violenze che durano da anni, ha deciso di sporgere denuncia. L’uomo adesso dovrà rispondere di atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.