Dopo 130 ore di lavoro, alcune in notturna e l'utilizzo di 1000 chili di colore e 700 bombolette spray sono stati consegnate le opere realizzate da otto artisti internazionali sui serbatoi del porto. Il tema assegnato era quello dei miti e delle leggende di Sicilia. «Catanesi orgogliosi di queste opere», commenta il sindaco. Guarda le foto
Inaugurati i silos opera d’arte al porto di Catania I lavori proseguiranno sulla parte fronte mare
Completata la prima parte adesso si passerà a quella fronte mare. Si è concluso il lavoro degli otto artisti internazionali che sono stati impegnati per diversi giorni nella trasformazione di alcuni silos del porto di Catania in una grande opera monumentale. Il progetto denominato Stree Art Silos è inserito nell’ambito del festival I Art è ha come obiettivo quello di raccontare sui serbatoi l’identità della Sicilia attraverso i suoi miti. Da Ulisse a Colapesce, da Scilla e Cariddi a Polifemo, dal Minotauro all’ironia di una sirenetta sott’olio d’oliva, altro elemento identitario del Mediterraneo.
Per completare le opere sono servite 130 ore di lavoro, alcune in notturna e l’utilizzo di 1000 chili di colore e 700 bombolette spray. «Un’opera titanica, tanto per restare nel mito, che regaliamo alla città di Catania», commentano gli street artist internazionali dopo la consegna al sindaco Enzo Bianco e al commissario dell’autorità portuale, Cosimo Indaco. Gli artisti che hanno aderito al progetto sono gli spagnoli Okuda e Rosh333, gli italiani Microbo, Bo130, Danilo Bucchi e il catanese Vlady Art, il duo ucraino Interesni Kazki. «E’ stata una grande esperienza di gruppo – spiegano -. E benchè l’arte sia effimera per definizione, siamo contenti dell’attenzione che ha raccolto fra la gente. È questo l’obiettivo della street art: accendere fari di bellezza nelle città».
I soggetti ritratti sono Colapesce (Bo130); La bella di Bellini (Okuda); Il Triskelion e La fuga di Ulisse da Polifemo (di Waone e Aec, il duo ucraino Interesni Kazki); Il moto perpetuo di Scilla e Cariddi (Microbo); Barattoli (Vlady Art); il Minotauro (Danilo Bucchi) e il Senza titolo che rappresenta l’Etna in eruzione con un grande occhio realizzata dallo spagnolo Rosh.
Adesso i lavori, come annunciato da Bianco, proseguiranno sulla parte fronte mare degli stessi serbatoi. Ad occuparsene sarà l’artista portoghese Vhlis con l’obiettivo di «dare il benvenuto a chi proviene dal mare» spiega il sindaco.