L'associazione Salvaciclisti Catania ha incontrato l'amministrazione comunale per discutere di ciclomobilità. L'incontro si è tenuto all'interno del programma di attività del Catania Bike Festival con un focus sulla realizzazione di una o più aree ciclabili dal titolo la pista ciclabile del mare
Bike Festival, dibattito su mobilità a due ruote «Una ciclabile che unisca il mare alla città»
«Abbiamo spesso immaginato che le piste ciclabili collegassero i cittadini a una risorsa fantastica, il mare». Viola Sorbello dell’associazione Salvaciclisti Catania apre il dibattito nell’evento ospitato dal Catania Bike Festival, la due giorni dedicata alla mobilità sostenibile. Al centro dell’incontro il tema delle piste ciclabili. «È bello pensare che la gente raggiunga il mare in bicicletta e non in macchina, sia che si parli della Playa che della scogliera», spiega l’attivista. Che prosegue: «L’amministrazione comunale di Catania si è impegnata a realizzare un pista ciclabile al lungomare, già teatro di un evento della portata del Lungomare liberato».
«Entro l’anno prossimo avremo la pista che è assolutamente a norma oltre che curata in ogni dettaglio», spiega l’assessore alla Trasparenza Rosario D’Agata, che aggiunge: «La visione di questa amministrazione è di incrementare la possibilità di utilizzare mezzi alternativi per spostarsi». La questione però è anche di natura comportamentale perché «bisogna che cambi la mentalità che porta il catanese a salire sull’automobile anche per fare un tragitto di 20 metri», continua l’assessore che afferma di aver fissato un tavolo tecnico con associazioni, cittadini, docenti universitari e commercianti per la prossima settimana al fine di discutere i dettagli sulla pista ciclabile del lungomare.
Ritorna sulla visione di città Marcello Marina, avvocato e imprenditore che siede tra il pubblico. «È giusto parlare di visione ma a questo proposito la città di Catania deve capire quale direzione vuole prendere». E precisa: «Vogliamo essere kasbah o Europa? Perché in entrambi i caso i modelli non mancano». E quindi porta un esempio virtuoso e da prendere come possibile modello. «La città di Milano è riuscita a vincere premi europei destinati ai luoghi più avanzati dal punto di vista della mobilità integrata», spiega. Per Marina il merito «è del sindaco Giuliano Pisapia che ha destinato alla green mobility uno staff e un dirigente, dando così prova dell’importanza di quel settore».
Vorrebbe realizzare una pista ciclabile che colleghi l’area del torrente Acquicella al boschetto della Playa il commissario dell’autorità portuale Cosimo Indaco che annuncia: «Con l’inaugurazione della nuova darsena entro un mese si aprirà spazio per le attività turistiche e con il tempo sistemeremo anche il sedime portuale del molo». «Sarebbe possibile, anche solo per il periodo estivo e con una striscia di vernice sull’asfalto, fare una pista ciclabile al porto?», domanda Sorbello. «Non posso aprire il porto in questo stato alla città», risponde Indaco.
L’idea che raccoglie i maggiori consensi è però quella espressa dal docente dell’università di Catania, Francesco Martinico. «Visto che ci troviamo nel contesto del nascente distretto del sud-est perché non prendiamo in considerazione l’ipotesi di creare una lunga pista ciclabile che colleghi Siracusa a Taormina?», domanda Martinico, che aggiunge, «gli introiti economici sarebbero incredibili, una cosa del genere è stata già sperimentata tra Venezia e Torino. Se – conclude – vogliamo arrivare al mare in mobilità alternativa i modi non mancano».